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Via libera alla riqualificazione del centro

Approvata quasi all’unanimità la proposta 514 che disciplina il piano di recupero La delibera regolamenta anche i mutamenti d’uso dei fabbricati  delle sottozone  A1 e A2

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di ROMINA MOSCONI 

ALLUMIERE – Approvata quasi all’unanimità nell’ultimo consiglio comunale di Allumiere la proposta 514 che disciplina il Piano di recupero per la riqualificazione del centro storico. Visto che il P.R.G. (Piano Regolatore Generale) nel 2012 prevede che la conservazione edilizia per la zona A si attui mediante interventi volti a preservare il patrimonio edilizio ed urbanistico, mantenendo la popolazione residente e migliorando le condizioni abitative e dei servizi. In assenza di piani particolareggiati od altri strumenti attuativi non è consentito il cambio di destinazione d’uso degli edifici o parti di essi destinati a residenza. È consentita la redazione dei piani attuativi (Piano di Recupero etc.), anche d’iniziativa privata. In questo caso la redazione del piano di recupero deve interessare come unità minima almeno un isolato avente unità formale, tipologica e strutturale’’, l’amministrazione comunale intende proseguire nell’azione rivolta alla valorizzazione dei centri storici, incentivando il recupero del patrimonio edilizio esistente anche attraverso l’adeguamento del livello di servizi offerto alla collettività, il miglioramento delle prestazioni antisismiche ed energetiche degli edifici nonché il ricorso alle fonti rinnovabili di energia.(agg. 03/05 ore 10.59) segue

LA DELIBERA. La delibera approvata prevede di disporre che i mutamenti d’uso dei fabbricati compresi nelle sottozone  A1 ed A2 del P.R.G. sono sempre consentiti se finalizzati ad ottenere (previa presentazione della richiesta del permesso di costruire o della segnalazione certificata d’inizio attività alternativa al permesso di costruire) le categorie funzionali seguenti o ad esse accessorie, soltanto per i fabbricati che, alla data di entrata in vigore di questa deliberazione, sono effettivamente utilizzati per le attività proprie della nuova destinazione d’uso o che costituiscono ampliamento di altri fabbricati aventi la nuova destinazione d’uso: residenziale; turistico-ricettiva; produttiva e direzionale o commerciale. Le grandezze plano-volumetriche dei fabbricati interessati dalle nuove destinazioni d’uso dovranno essere di misura rispondente alle esigenze proprie della nuova attività ma allo stesso tempo compatibili con il mantenimento dei caratteri propri del contesto storico-architettonico in cui sono inserite. Per i mutamenti della destinazione d’uso che prevedono la dotazione di standard urbanistici è consentito convenzionare la cessione di aree anche non adiacenti ma distanti dal luogo dell’intervento non oltre 350 metri oppure, in alternativa, è possibile surrogare alla mancanza di aree disponibili attraverso il versamento di un contributo pari al costo di realizzazione degli spazi medesimi. Nella zona A sono consentiti i seguenti interventi di modifica dei prospetti nel rispetto degli strumenti urbanistici e dei regolamenti vigenti, previa presentazione della richiesta del permesso di costruire o della segnalazione certificata d’inizio attività alternativa al permesso di costruire; ottenuta l’autorizzazione paesaggistica si potrà intervenire per nuove aperture, sporti, balconi; per interventi che prevedono la posa in opera di materiali di uso tradizionali e locali con caratteristiche costruttive esterne ed interne degli edifici anche diverse da quelle esistenti, nel rispetto dell’art. 43 del P.T.P.R. (Piano Territoriale Paesistico Regionale) e restando comunque cogente l’uso delle tegole e coppi alla romana nelle coperture a tetto; per interventi per il miglioramento delle prestazioni antisismiche anche se comportino aumento delle grandezze plano-volumetriche del fabbricato; per incrementi tecnici e modifiche dei prospetti anche in copertura e per la realizzazione delle coibentazioni termiche ed acustiche, l’utilizzo di fonti rinnovabili di energia, installazione di impianti nonché interventi similari di riqualificazione. Con questo atto viene demandato al funzionario del Settore Primo  Tecnico congiuntamente alla Commissione Dipartimentale Assetto ed Uso del Territorio, l’incarico di predisporre, nelle forme più opportune, atti regolamentari rivolti a disciplinare l’utilizzo dello spazio urbano del centro storico per la definizione puntuale delle categorie funzionali ammesse nella zona A di P.R.G. anche per fabbricati che, alla data di entrata in vigore della presente deliberazione, non erano effettivamente utilizzati per la nuova destinazione d’uso oggetto della richiesta di mutamento; a loro spetterà anche la regolamentazione complessiva del decoro urbano per quanto attiene all’azione concomitante pubblico-privato all’interno del centro storico per armonizzare le esigenze dei soggetti privati con il mantenimento dell’integrità funzionale ed estetica di aree, spazi ed edifici pubblici, attraverso l’emanazione di un piano unitario ed organico che qualifichi le caratteristiche stilistiche, strutturali e cromatiche di arredi ed impianti quali: insegne, dehors, strutture ricettive, commerciali e simili, ricorrendo anche alla consultazione dei soggetti privati direttamente interessati quali associazioni di categoria, commercianti e similari, al fine di pervenire alla migliore definizione concertativa delle soluzioni; tale regolamentazione dovrà altresì normare l’istituto dell’occupazione del suolo pubblico comunale, anche in forma collaborativa e concertativa con la Città Metropolitana di Roma Capitale, per tutti gli spazi comunali anche di frontiera e le strade metropolitane interne al Centro Urbano, con particolare rilievo all’installazione delle opere a vocazione turistico-ricettiva e commerciale. Verrà redatto un Piano Urbano del traffico e dei parcheggi incentrato sull’individuazione di ogni spazio destinato alla circolazione sia veicolare sia pedonale, nonché alla sosta dei veicoli, al fine di attuare concretamente la normativa esistente in materia e soprattutto migliorare la fruibilità pedonale, anche attraverso lo studio di un piano di eliminazione delle barriere architettoniche che localizzi le criticità con le relative soluzioni progettuali; dovrà inoltre essere prevista una regolamentazione uniforme ed univoca del ricorso ai dispositivi di dissuasione della sosta veicolare sul territorio, definendo criteri e modalità di attuazione da applicare ad ogni singolo caso prevedibile. (Agg. 03/05 ore 12)

IL COMMENTO DEL SINDACO. Soddisfatto il sindaco Antonio Pasquini: «Sono felice perché nonostante i colori politici diversi stiamo tutti, maggioranza e opposizione, lavorando seriamente e con profitto per il bene del paese. Con questo atto si snellisce l’iter e si regolarizzano le situazioni in essere e si darà impulso alla creazione di B&B, attività commerciali, lavori per il superAmento delle barriere architettoniche, lavori di sistemazione ecc. Ringrazio la commissione Uso ed Assetto del Territorio, il presidente Sante Superchi e i due membri sempre attivi e preparati Roberto Taranta (M5S) e Giovanni Sgamma (ABC). Il loro lavoro sinergico ha portato frutti. La Commissione è ancora al lavoro per mettere a punto altri importanti obiettivi, quali il regolamento del traffico e quello dei parcheggi».  (Agg. 03/05 ore 12.30)


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