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Lettera con proiettile all'avvocato Miroli

Lettera con proiettile all'avvocato Miroli

Recapitata nei giorni scorsi una busta contenente minacce presso lo studio legale. Presentata una denuncia ai carabinieri 

CIVITAVECCHIA – Una busta contenente una lettera minatoria accompagnata da un proiettile. È quella che è stata recapitata nei giorni scorsi allo studio dell’avvocato Andrea Miroli e per la quale è stata presentata una denuncia alla Stazione dei Carabinieri di Civitavecchia Principale.

Domani mattina lo stesso Miroli, insieme al collega Pietro Messina con il quale ha assunto la difesa della famiglia Ciontoli – accusata della morte del giovane Marco Vannini, avvenuta nella loro villetta a Ladispoli – terrà una conferenza stampa alla quale prenderanno parte i rappresentanti della Camera Penale di Civitavecchia ed il presidente della Camera Penale di Roma, Cesare Placanica.

Già a ridosso della sentenza di primo grado, arrivata il 18 aprile scorso – con quattordici anni per omicidio volontario per Antonio Ciontoli, e tre per omicidio colposo per la moglie Maria e i figli Martina e Federico, con l’assoluzione della fidanzata di quest’ultimo, Viola Giorgini – i gli avvocati difensori erano stati al centro di critiche e forti polemiche, nel corso del dibattimento come sui social network, sfociate in messaggi anche dal tono diffamatorio e minaccioso. In quel caso avevano ricevuto la solidarietà del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Civitavecchia che aveva ritenuto “irrinunciabile il diritto di difesa come sancito e garantito dalla Carta Costituzionale, quale primario fondamento di giustizia, e il libero ed incondizionato esercizio di tale diritto da parte dell’Avvocato è garanzia imprescindibile in uno Stato di Diritto. Qualsiasi compressione o condizionamento dell’esercizio di difesa – avevano sottolineato – lede non semplicemente l’imputato ma tutto il nostro sistema giuridico”.

Oggi la lettera minatoria con tanto di proiettile, a sottolineare un clima non certo facile.   

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