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Ladispoli, maggioranza e opposizione ai ferri corti: consiglio sospeso

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LADISPOLI – Consiglio comunale indigesto a Ladispoli. Dopo le polemiche per una sospensione prolungata della massima assise cittadina, poi ripresa con quasi un’ora di ritardo, è ancora bagarre tra maggioranza e opposizione. A rinfuocare gli animi ci pensano i consiglieri comunali di Ladispoli Città, Eugenio Trani e Maria Concetta Palermo che parlano di “illegittimità” del consiglio stesso.
 “Abbiamo inviato in Prefettura la documentazione relativa al Consiglio Comunale del 3 maggio scorso, – confermano Palermo e Trani – affinché vengano svolte le opportune verifiche in merito alle modalità, del tutto inusuali, con le quali è stata gestita l’aula Fausto Ceraolo durante lo svolgimento dell’ultima assise cittadina. Se la maggioranza avesse avuto i numeri per iniziare la discussione dell’ordine del giorno, avremmo reso note le nostre posizioni prima di lasciare i lavori”. I due consiglieri  spiegano perché hanno lasciato l’aula. (AGG. 09/05 ORE 8.00) SEGUE

MAGGIORANZA ASSENTE. “La mancanza di consiglieri di maggioranza era talmente evidente – proseguono gli esponenti di Ladispoli Città – da non rendere necessario alcun gesto plateale da parte dell’opposizione. La nostra non è stata una protesta infantile come vorrebbe far credere il sindaco Grando. Insomma, qui parliamo di un consiglio convocato per le 19, che di fatto, è iniziato alle 20.44, con una procedura anomala ed un richiamo all’articolo sbagliato del Regolamento comunale. Ma se su questi aspetti sarà la Prefettura ad esprimersi”. (AGG. 09/05 ORE 8.30)

LA REPLICA DEL SINDACO. Il sindaco Grando replica stizzito. “Il consigliere Trani potrebbe spiegare loro come mai – scrive Grando in una nota ufficiale – ad un certo punto della seduta si è alzato dal suo posto e si è andato a nascondere fuori dall’aula consiliare.  Trani ha mancato di rispetto verso i cittadini che erano in attesa dell’apertura del Consiglio comunale e ha mancato di rispetto nei confronti dei suoi elettori, che lo hanno votato per vederlo prendere delle decisioni e per proporre qualcosa di utile per la città. Il consigliere Trani ha mancato di rispetto verso le società che dopo il tornado che ha colpito Ladispoli hanno lavorato per riparare i danni e che ancora aspettano che Comune dia loro i soldi dovuti.  Questo è il consigliere Trani, uno che pagherebbe i debiti fuori bilancio solo ai suoi elettori. Un comportamento inqualificabile. Chieda scusa e si dimetta, Trani non merita di ricoprire il ruolo di consigliere comunale”. (AGG. 09/05 ORE 9.00)


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