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L’undicesima farmacia sarà comunale

L’undicesima farmacia sarà comunale

Confermato con delibera di giunta l’esercizio del diritto di prelazione. Il vicesindaco Zito: «L’obiettivo è quello di dotare di questo servizio Campo di Mare nell’ottica del suo rilancio»

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di TONI MORETTI

CERVETERI – E’ di questi giorni la notizia di voler esercitare da parte dell’amministrazione comunale di Cerveteri il diritto di prelazione previsto sull’apertura nel territorio comunale di una nuova farmacia. Per chi non ne fosse al corrente,  esiste una legge che regolamenta  il numero delle farmacie che si possono aprire rapportato a quello degli abitanti e ciò per garantire il diritto costituzionale alla salute.  Ogni qualvolta si determinano le condizioni per l’apertura di una nuova farmacia, in maniera alterna, il detto diritto di prelazione può esercitarlo il pubblico o il privato. Questa volta spettava al pubblico e il comune di Cerveteri intende avvalersene.  Così con la delibera n. 55 del 18 maggio scorso conferma di esercitare il diritto di prelazione per l’apertura della sesta farmacia comunale, undicesima nel territorio.  Le attuali cinque farmacie sono gestite dalla Multiservizi Cerite Spa, azienda con socio unico il comune di Cerveteri e quindi a tutti gli effetti pubblica. Il fatto che il comune abbia espresso l’intenzione di esercitare il diritto di prelazione, palesa l’intenzione dell’amministrazione comunale di procedere all’apertura di un nuovo punto vendita dando mandato alla sua municipalizzata e quindi si prevedono dei tempi non brevi.  L’intenzione degli amministratori è quella di fornire di questa nuova farmacia comunale la frazione  di Cerenova, dove ve ne è già una,  sempre comunale.  Non è ancora chiara la strategia che supporta e accompagna tale decisione. Non si ha conforto dai vertici Multiservizi, che scelgono la strada del riserbo in attesa delle indicazioni del socio, il comune,  dal canto suo attraverso il vice sindaco Giuseppe Zito, da noi interpellato ci esplicita: «Premesso che non è una operazione che si può realizzare il giorno dopo in quanto ci sono anche dei tempi canonici da rispettare, l’obiettivo è comunque che nell’ottica del rilancio pianificato da questa amministrazione per Campo di Mare, si è pensato fosse opportuno che anche questa zona fosse fornita di una Farmacia, e perché no comunale».
 Se tutto dovesse andar bene infatti, con i duecento sessantaseimila metri cubi approvati nel nuovo piano integrato presentato dall’Ostilia ci sarà un incremento di popolazione di circa seimila nuove unità e una nuova farmacia ci sta tutta.  Certo, messa così, il comune di Cerveteri sembra  colui che maggiormente contribuisce alla lista nozze della società Ostilia. Le regala la possibilità di costruire 260 appartamenti, il lungomare che sarà un gioiello, gli sistema tutto con chiamate in danno che la satira non riesce a definire senza correre il rischio di essere scurrile. Ora anche la farmacia. Ma si sta sposando l’Ostilia? E con chi?


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