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''Ladispoli, un Centro Commerciale Naturale per le vie del centro''

''Ladispoli, un Centro Commerciale Naturale per le vie del centro''

La proposta dell'assessore al Commercio Patrizio Falasca che chiede la collaborazione di tutti gli operatori del settore per portare avanti il suo progetto

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LADISPOLI – A Ladispoli un centro commerciale naturale. E’ questa l’idea che sembra prendere forma ogni giorno sempre di più a opera dell’assessore al Commercio Patrizio Falasca e dei vari operatori commerciale di viale Italia. “Grazie all’impegno del Comitato commercianti di viale Italia, piazza Marescotti e vie limitrofe, si sono create le basi per andare nella giusta direzione. I membri del direttivo hanno colto le indicazioni che avevo esternato e grazie a un dialogo certamente migliore rispetto a prima, con l’amministrazione Grando, ha dato profondità dell’idea”. Ottanta le attività associate che hanno aderito: “Un numero considerevole che sarà destinato a crescere grazie al bellissimo lavoro svolto dal Comitato stesso che ringrazio per aver finalmente concretizzato quello che anche loro auspicavano da tempo”. L’Assessore infatti ricorda come l’idea di un Centro commerciale naturale sia nata già nel lontano 2008, quando in qualità di imprenditore propose di convertire il classico viale Itaia in un Centro Commerciale naturale, appunto. Una proposta riformulata qualche mese fa come Inner Shop Center. (Agg. 13/06 ore 12.01) Segue

L’AGGREGAZIONE DI ESERCIZI. “Vedo nel futuro di questa città – ha aggiunto Falasca – l’aggregazione di esercizi di vicinato, di piccole e medie strutture di vendita, di pubblici esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, di imprese artigiane, turistiche e di servizi, sviluppatesi spontaneamente in aree urbane che, mediante una propria autonoma struttura organizzativa, si rivolgono al mercato quale soggetto di un’unica offerta integrata per favorire la crescita della domanda, per personalizzare e fidelizzare il servizio reso ai consumatori, nonché per realizzare una politica comune di sviluppo e di promozione del territorio interessato. Bisogna organizzarsi in un “sistema” per creare un valore aggiunto, affinché tutte le attività svolte in una determinata area possano avere un nuovo slancio e creare un’immagine diversa agli occhi dei potenziali consumatori, diventiamo quindi vere e proprie gallerie commerciali a cielo aperto, che cercano di adottare politiche e know-how proprie atte ad offrire contenuti simili e se possibile migliori di quelli offerti dai centri di grande distribuzione pianificata e organizzata. Dobbiamo creare una fitta rete di vicinato in cui i commercianti, i ristoratori e gli artigiani si uniscano per valorizzare le loro attività e il territorio, offrano servizi migliori e costi contenuti, valorizzando il rapporto con la clientela e generando eventi e iniziative fortemente accentrate sulla valorizzazione estetica, urbanistica, ludica e della vivibilità di ogni singolo tratto commerciale, rendendo così appetibile la location d’insieme anche al potenziale consumatore non residente. La possibilità di un disegno comune, con effetto sinergico tra diverse attività collocate in un contesto circoscritto e omogeneo diventa la strategia di fondo per competere e rilanciare un intero territorio e per competere ad armi pari con le immense realtà commerciali che sempre ci circondano, da professionista del settore, rilevo che, sempre più, le imprese commerciali locali vengono percepite singolarmente dal consumatore finale, nello specifico, esse, non sono in grado di risolvere molti dei problemi legati alla posizione, alla realizzazione di iniziative promozionali, alla creazione di animazione, alla programmazione di eventi impattanti e tutto questo a causa delle contenute dimensioni e soprattutto alla carenza di finanze”. (Agg. 13/06 ore 13) 

IL PROGETTO. Un progetto quello nella mente dell’Assessore al Commercio che però non potrà essere applicato globalmente su tutta la città, perché “alcune realtà – ha spiegato – potrebbero uscirne penalizzate” e che dunque andrà applicato esclusivamente ai negozi del centro (viale Italia, la piazza, i giardini, via Flavia, via Duca degli Abruzzi) in quanto possiedono “chi più, chi meno, caratteristiche particolarmente adatte a tale progetto. Si deve quindi agire – ha aggiunto ancora Falasca – su singole realtà, dotando la città di vari punti che generino attrattiva nel consumatore finale e che tutti insieme offrano un “Polo Commerciale”. Ad esempio: Inner Shop Center   – Viale Italia, The Place – La Piazza, The Village – Giardini Via Odescalchi/Artigianato, Flavia Market – Via Flavia. Credo questa sia l’idea vincente, credo fortemente che sia l’azione di Marketing più giusta da fare in questo specifico momento di crisi economica e di depressione del settore “commerce” ma non solo. Chiedo  la collaborazione di tutti voi per analizzare nuove idee, varianti e/o altro e mi metto a  disposizione di chiunque abbia bisogno di ulteriori informazioni di carattere tecnico. Inoltre in caso il Sindaco ritenesse opportuno confermare alla mia persona la delega al Commercio e alle Attività produttive, sottoporrò all’amministrazione tale iniziativa per poterne migliorare la fruibilità al fine di ottenere un Patrocinio, inoltre in qualità di Presidente della commissione Commercio, agricoltura, artigianato, caccia e pesca, sarà mia cura organizzare un evento formativo dedicato alla riflessione su tali temi, al fine di far ripartire lo sviluppo e l’economia territoriale”. (Agg. 13/06 ore 13.30)


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