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Santa Marinella, Alessandra Incoronato chiede aiuto

Santa Marinella, Alessandra Incoronato chiede aiuto

Nuovo appello della disabile al nuovo sindaco Pietro Tidei

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SANTA MARINELLA – Costretta a far affidamento ad alcuni amici sensibili per poter avere una vita come tutti gli altri, la disabile Alessandra Incoronato, chiede aiuto al nuovo sindaco Pietro Tidei affinchè possa risolvere alcuni suoi problemi personali. “Sono il presidente dell’associazione Diritto alla Vita che tutela i disabili e gli anziani – dice in una lettera indirizzata al primo cittadino – e scrivo per far conoscere tutte le vicende che da tanti anni hanno distrutto la mia vita e quella di mio marito. Quando un cittadino viene abbandonato, come sono stata abbandonata io, decadono i presupposti democratici che andranno poi inesorabilmente a riflettersi sull’intera collettività. Ho subito di tutto, sono stata derubata sul piano assistenziale, ingannata, maltrattata e lasciata al mio fragile destino, in condizioni di impossibilità ad interagire con il mondo esterno rinchiusa in quattro mura, la mia vita è diventata una prigione nella mia stessa casa, supportata esclusivamente da una sola ora di assistenza domiciliare a tutelare un nostro sacrosanto diritto, oggi la mia malattia progressiva è terminale e si è aggravata ulteriormente e non ho paura di dire pubblicamente di essere arrivata alla fine, proiettata verso l’infinito dove sicuramente troverò maggiore solidarietà di quella che ho trovato dai servizi preposti in tal senso in questa città”. La incoronato assicura di essere in possesso di tutte le prove documentate e che nessuno quindi può dimostrare il contrario. (agg. 04/07 ore 11.54) segue

LA STORIA. “La giustizia – continua la disabile – non ha fatto il suo percorso e noi stiamo pagando cara sulla nostra pelle l’inadeguatezza di chi era preposto a farlo. In tutti questi anni non c’e stato mai un primo cittadino che veramente pensasse nell’interesse di chi sta male, agli ultimi e agli indifesi, ho visto esclusivamente figure politiche mercanteggiare pensando esclusivamente  ai propri tornaconti di interessi privati e nessun riguardo per la vita umana. Quest’anno ho incontrato una persona, Adriano Aceto, un semplice cittadino che ho conosciuto perché mi ha sottoposto un idraulico di fiducia e che mi ha aiutato a migliorare leggermente le condizioni vita all’interno della mia abitazione, togliendo la muffa per il quale mi rimaneva difficile respirare, abbattendo la barriera architettonica del piatto doccia ormai non più conforme alle mie esigenze attuali. Da qui ho visto nascere la vera solidarietà da parte di un singolo cittadino che con tenacia è riuscito anche a raccogliere dei fondi per pitturare casa e ricostruire il muro di cinta esterno ormai distrutto da 12 anni di intemperie. Mi chiedo e vi domando, come mai se un singolo cittadino è riuscito a fare tutto questo ridando dignità al nostro focolare domestico le istituzioni locali non ci sono riuscite? (agg. 04/07 ore 11.30)

L’APPELLO. “Faccio un appello al sindaco Tidei – conclude la Incoronato – affinchè possa essere rimodulato il mio quadro assistenziale che attualmente è di un’ora e portarlo a cinque ore,in modo tale che nelle ore di copertura assistenziale mio marito possa liberarsi dalla condizione di assistermi tutto il giorno e possa trovare in quella fascia un lavoro part time che ci permetta di avere maggiori entrate economiche togliendoci quindi dalla miserevole condizione di elemosinare soldi per finire il mese in quanto tra spese mediche e spese vive non riusciamo piu a vivere. Inoltre ho un immediata emergenza abitativa per il fatto che per mancanze finanziarie non abbiamo potuto pagare tre rate del mutuo e se entro i prossimi 15 giorni non troviamo almeno 500 euro per ridurle a due rate potremmo subire il pignoramento della casa da parte della banca”. (agg. 04/07 ore 12)


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