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Trovato un cellulare in una cella del carcere di Aurelia

Il Sappe chiede interventi concreti all'Amministrazione penitenziaria per facilitare il lavoro degli agenti

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CIVITAVECCHIA – Gli uomini della Polizia penitenziaria del carcere Ncp di Aurelia, settore reclusione, hanno trovato e sequestrato in una cella un telefono cellulare. A darne notizia è Maurizio Somma, segretario nazionale per il Lazio del Sindacato autonomo Polizia penitenziaria Sappe. (agg. 07/09 ore 16.06) segue

IL RITROVAMENTO. “L’apparecchio era perfettamente funzionante ed è stato sequestrato. Al dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria – spiega Somma – rinnoviamo la richiesta di  interventi concreti come, ad esempio, la dotazione ai reparti di Polizia penitenziaria di adeguata strumentazione tecnologica per contrastare l’indebito uso di telefoni cellulari o altra strumentazione elettronica da parte dei detenuti nei penitenziari italiani”. (agg. 07/09 ore 16.30)

L’INTERVENTO DEL SEGRETARIO GENERALE DEL SAPPE. Sul tema è intervenuto anche Donato Capece, segretario generale del Sappe: “Il rinvenimento è avvenuto – dichiara – grazie all’attenzione, allo scrupolo e alla professionalità di personale di Polizia penitenziaria in servizio, al quale va il nostro apprezzamento”.

Capece ricorda anche come “sulla questione relativa all’utilizzo abusivo di telefoni cellulari e di altra strumentazione tecnologica che può permettere comunicazioni non consentite è ormai indifferibile adottare tutti quegli interventi che mettano in grado la Polizia penitenziaria di contrastare la rapida innovazione tecnologica e la continua miniaturizzazione degli apparecchi, che risultano sempre meno rilevabili con i normali strumenti di controllo”. E sottolinea come “i telefonini rinvenuti e sequestrati sono sempre più piccoli”. (agg. 07/09 ore 17)


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