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Pascucci: «La ricaduta sul nostro territorio sarebbe disastrosa»

Pascucci: «La ricaduta sul nostro territorio sarebbe disastrosa»

Il commento del primo cittadino sulla proposta del Governo sulle chiusure domenicali. «Se il problema è la difesa dei diritti dei lavoratori il ministro li difenda regolamentandoli e non con dei provvedimenti populisti che regalano con l’e-commerce grosse fette di consumi alle multinazionali»

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di TONI MORETTI

CERVETERI – Si apprende che il governo  del “cambiamento” è al lavoro’  per disciplinare le aperture dei negozi la domenica e nei giorni festivi superando le liberalizzazioni inserite dal governo Monti nel “Salvaitalia”. E’ un argomento che porta ad interrogarsi esercenti, consumatori e lavoratori. Si troverà qualcosa che riuscirà a mettere tutti d’accordo? Sarà dura. Il groviglio di interessi che si va a toccare, sarà così intricato che si ha l’impressione che il governo si sia ficcato in un vespaio, forse volutamente, per far passare il tempo “lavorando” e conseguenzialmente ritardando altre cose promesse e che non potrà attuare subito come d’altronde ha già annunciato anticipando come per scaramanzia la sua durata di cinque anni. Ci sono infatti sul tavolo cinque proposte di legge: quella della Lega, la più restrittiva, firmata da  Barbara Saltamartini,  quella del M5Stelle, ma ce ne anche una del PD alla quale si sono aggiunte quelle della Regione Marche e una di iniziativa popolare. Evitando di entrare nei tecnicismi delle varie proposte, attendendo quelle concrete che durante l’iter eventualmente si concretizzeranno, partiamo da due prese di posizione contrapposte: quella dei Cobas che con Iacovone la definisce una proposta ottima e quella di Rienzi, del Codacons che la definisce una proposta killer per il commercio in Italia. Ma vediamo le reazioni di casa nostra. A Cerveteri, un contesto dall’alto valore culturale e turistico, cosa pensano le autorità, i rappresentanti politici delle varie forze, soprattutto se una norma del genere verrà approvata, e dovrà essere applicata? Già il sindaco Pascucci si infervora e sottolinea la mancanza di chiarezza della proposta in particolare del Movimento 5 Stelle. Partendo dall’idea di Grillo che ravvede l’esigenza del recupero della qualità della vita facendo in modo che la domenica la famiglia recuperi il tempo libero stando più insieme e recuperando momenti di tradizione come andare a messa  ecc. «Allora – si chiede Pascucci – chi secondo loro non deve lavorare la domenica? Solo i camerieri dei ristoranti? I dipendenti dei centri commerciali? O anche chi monta i palchi per gli spettacoli? Circa i diritti dei lavoratori, come dice Garbarino, che vengono offesi e negati dal lavoro domenicale – spiega Pascucci- Cinquestelle, che ha il ministro del lavoro, li difenda regolamentandoli e non già con dei provvedimenti populisti che finiranno per regalare una grossa fetta di consumi a molte multinazionali che operano con l’ecommerce che sfruttano i lavoratori e non pagano le tasse».


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