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Città Pulita: il Tribunale dichiara il fallimento

Città Pulita: il Tribunale dichiara il fallimento

Una fine annunciata quella della ex municipalizzata dopo la bocciatura del concordato da parte dell’Inps. Cozzolino: «Un atto inevitabile, abbiamo fatto il possibile». Ora si apre la partita per il recupero del Tfr da parte degli ex lavoratori 

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CIVITAVECCHIA – Non proprio un fulmine a ciel sereno, quando piuttosto una fine annunciata quella che è toccata a Città Pulita, la vecchia sot del gruppo Hcs che ieri mattina è stata dichiarata fallita dal Tribunale di Civitavecchia. La stessa sorte potrebbe toccare a breve anche ad Argo, la vecchia municipalizzata del trasporto pubblico locale. 
Una fine già scritta soprattutto a dicembre, con il decreto di improcedibilità per il concordato da parte dello stesso Tribunale che aveva sottolineato come nessun creditore avesse votato favorevolmente il concordato e che il liquidatore della società avesse espresso la volontà di rinunciare al concordato stesso.  
Il fallimento di Città Pulita arriva dopo quello di  Civitavecchia Infrastrutture, quest’ultimo per circa 50mila euro. 
Per il sindaco Antonio Cozzolino si è trattato di «un atto purtroppo inevitabile stante la presa di posizione dell’Inps che ne detiene circa il 60% del credito, corrispondente a circa 6 milioni di euro. Nel corso degli ultimi due anni – ha ricordato il primo cittadono – per ben tre volte mi sono recato personalmente dal presidente Boeri per spiegare nel dettaglio il senso dell’operazione e sopratutto il fatto che non accettando le condizioni che eravamo in grado di mettere in campo, l’Inps ne avrebbe subito un danno. Purtroppo nonostante le rassicurazioni date a me e ai deputati e senatori che mi hanno accompagnato, basandosi unicamente su circolari interne del 2009, invece che sul buon senso, l’ente ha deciso di rigettare la proposta concordataria». E Cozzolino ricorda che «l’amministrazione ha messo a disposizione della procedura concordataria ben 10 milioni di euro. Di più – ha aggiunto – non ne avevamo a disposizione. Abbiamo fatto il possibile, come sempre». 
Che tipo di scenari si aprono adesso, in attesa anche della votazione del concordato per Hcs, soprattutto per i lavoratori? Gli ex dipendenti della Sot, passati da un anno alla NewCo Civitavecchia Servizi Pubblici, dovranno infatti recuperare il Tfr rimasto nelle vecchie sot, ad eccezione di Hcs.  Un iter non proprio semplice, anche se il sindaco Cozzolino, in questo senso, si dice fiducioso. «Città Pulita vanta crediti sostanziosi nei confronti di Hcs – ha ricordato il primo cittadino –  la moneta concordataria che proverrà da Hcs una volta omologato il concordato – ha assicurato – sarà più che sufficiente per coprire il tfr dei lavoratori».


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