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Finanzieri corrotti, ‘‘agenti’’ del narcotraffico

Finanzieri corrotti, ‘‘agenti’’ del narcotraffico

Fiumicino. Erano disposti a ‘‘comprare’’ altri ufficiali di polizia giudiziaria dentro l’aeroporto. Volevano informazioni riservate dai colleghi sui controlli antidroga nello scalo. Dovranno risarcire 180.000 euro allo Stato per danno d’immagine al corpo dei Baschi verdi

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FIUMICINO – Volevano agevolare il traffico internazionale di droga, e per farlo erano disposti a corrompere altri ufficiali di polizia giudiziaria dentro l’aeroporto “Leonardo Da Vinci” di Fiumicino. Sotto accusa son finiti due finanzieri, che adesso dovranno risarcire allo Stato, per il danno d’immagine fatto al corpo dei Baschi verdi, ben 180.000 euro. (agg. 21/10 ore 8.21) segue

I FATTI. Dalla disamina degli atti del giudizio penale, è emerso che nel periodo compreso tra il 3 settembre e il 28 ottobre 2011, contattando ed incontrando, in più occasioni, un Ispettore in servizio presso il Gruppo di Fiumicino – Reparto a cui è demandata la sicurezza dell’aeroporto «Leonardo da Vinci» di Roma – con la promessa di un’offerta di denaro, ha intrapreso, in concorso con un appuntato della Finanza, un’attività di persuasione e di induzione alla corruzione nei confronti del funzionario. A quest’ultimo, infatti, è stato richiesto di riferire notizie riservate e sensibili sullo svolgimento dei controlli di polizia, presso lo scalo aeroportuale, relativi a determinati voli ovvero sull’avvenuto scarico delle merci dal momento del loro arrivo sino all’ingresso nei magazzini, al fine di agevolare il transito di carichi di droga da parte di un’organizzazione criminale dedita a tali traffici illeciti. In particolare, è emerso che in finanziere corrotto ha ricevuto ventimila euro per evitare di denunciare fatti penalmente rilevanti ai propri superiori nonché all’Autorità Giudiziaria competente, e si è adoperato per ricercare e contattare altri appartenenti alla  Guardia di Finanza disposti, dietro pagamento di somme di denaro, ad effettuare controlli superficiali sui bagagli presenti all’interno di un aereo proveniente dal Sud America. Un lavoro che non ha sortito l’effetto sperato. I colleghi non si sono fatti corrompere, e nell’ambito dell’attività di Polizia giudiziaria si è anche pervenuti – il 17 giugno 2012 – al sequestro di una ingente quantità di cocaina (101 panetti per un peso complessivo pari a Kg. 109,610) introdotta illegalmente attraverso l’aeroporto di Fiumicino a bordo di un aeromobile proveniente dalla Repubblica Dominicana. Emerge, in maniera chiara e inequivocabile- scrivono i giudici della Corte dei Conti – che i due militari, anche se con contributo diverso nella realizzazione dei reati loro ascritti, sono responsabili dell’attività delittuosa contestata, al fine di agevolare l’importazione organizzata e sistematica di ingenti quantità di sostanze stupefacenti e psicotrope. Nella sostanza i due ex militari convenuti hanno svolto il ruolo di intermediari tra il gruppo che organizzava il trasporto della sostanza stupefacente e coloro che avrebbero dovuto riceverla e farne oggetto di spaccio all’interno dei confini nazionali (sentenza della Corte di appello di Roma, II^ Sezione penale, n. 4184 del 16.9.2014). La condanna loro inflitta dai giudici di merito ha poi trovato conferma anche presso il giudice di legittimità. (agg. 21/10 ore 9)

LA CONDANNA. La Corte dei Conti – Sezione giurisdizionale per la Regione Lazio, ha ritenuto che oltre alla condanna penale, i due fossero responsabili di un grave danno d’immagine al Corpo della Guardia di Finanza, e per questo li ha condannati al pagamento in favore del Ministero dell’Economia e delle Finanze della somma di 141.507,60 uno e 39.314,90 euro l’altro. Come dire: la Giustizia a volte è lenta, ma quando arriva sa farsi valere. Per i due ex militari dunque oltre ai guai penali, con la sentenza n. 529 pubblicata il 16 ottobre 2018, si apre il percorso oneroso di risarcimento economico. E – va sottolineato – a fronte di due mele marce, si staglia la figura di tutti i colleghi che non solo non si sono fatti corrompere, ma anzi hanno denunciato i fatti. Il che rende merito a tutte le divise che ogni giorno lavorano per la nostra sicurezza con la Patria nel cuore. (agg. 21/10 ore 9.30)


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