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Incidente in via dei Platani: trovata la Golf blu

Incidente in via dei Platani: trovata la Golf blu

Capillari indagini della Polizia di frontiera che in pochi giorni ha scoperto i responsabili del sinistro a seguito del quale due ragazzi a bordo di uno scooter erano finiti in ospedale. L'auto era scappata; dopo due giorni una donna ne ha denunciato il furto. Ma la ricostruzione non ha convinto gli agenti che hanno scoperto il tentativo di depistaggio, denunciando tre persone  

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CIVITAVECCHIA – Sono serviti pochi giorni agli agenti della Polizia di frontiera, diretti dalla dottoressa Lorenza Ripamonti, per riuscire a risalire  al responsabile dell’incidente avvenuto il 13 ottobre in via dei Platani e a denunciarlo insieme a chi lo aveva coperto ed aiutato nel tentativo di depistare gli inquirenti. Indagini capillari e serrate, andate avanti per qualche giorno, e che hanno dato i loro frutti. (SEGUE)

IL FATTO – La sera del 13 ottobre, verso le 20.30, avviene un incidente stradale a San Gordiano; una Golf blu, secondo le testimonianze, taglia la strada ad uno scooter con due ragazzi a bordo, facendoli cadere. Dopo l’impatto l’auto non si ferma, dandosi alla fuga. I ragazzi riportano diverse lesioni e vengono portati all’ospedale. Dopo due giorni una donna, S.S. le sue inizaili, residente in città, si reca presso gli uffici della Polizia di Frontiera di Civitavecchia a denunciare il furto dell’auto di sua proprietà, una Golf blu. Racconta di averla parcheggiata vicino casa a ridosso del week end e di essersi accorta della sua scomparsa soltanto il lunedì. Dichiara, inoltre, che  l’auto, benché vecchia, non era incidentata. (Agg. 20/10 ore 12.01)

LE INDAGINI – Il colore e la marca dell’auto riportano alla mente degli agenti quella notizia letta sulla stampa su un incidente avvenuto giorni prima in città e l’intervallo di tempo passato per denunciare il furto è anomalo. Le domande rivolte alla donna si fanno più dettagliate, in modo da acquisire più elementi possibili e non trascurare alcuna pista. Inizia così un lavoro incessante di caccia all’auto: gli agenti, anche fuori dal servizio, controllano parcheggi, piazzole di sosta, non smettono di cercare. Vengono inoltre acquisiti i filmati delle videocamere di negozi ed enti vicino all’abitazione della donna e lungo i possibili percorsi che gli eventuali ladri avrebbero potuto effettuare. Nella notte tra il 17 ed il 18 ottobre l’auto si materializza sulla bretella di collegamento tra Civitavecchia e Tarquinia, viene rinvenuta dai carabinieri della stazione di Allumiere e restituita ai legittimi proprietari.

Ma qualcosa non torna. E gli agenti della Polizia di frontiera non si fermano al ritrovamento della vettura. Soprattutto perchè quella strada era stata controllata più volte in quei giorni. Gli agenti della giudiziaria della Polmare chiedono ai proprietari di visionare l’auto e convocano S.S. in ufficio. Si tratta senza dubbio dell’auto dell’incidente, i danni sono perfettamente compatibili. L’auto viene sequestrata e la donna riascoltata. Tra incertezze e contraddizioni alla fine racconta come sono andate le cose: l’auto era stata presa dal marito che si era recato a Cerveteri per aiutare un amico rimasto in panne. Lungo il percorso si erano fermati a bere una birra. Giunti a Civitavecchia ad un certo punto odono un forte rumore, per un istante il conducente pensa allo scoppio di un pneumatico, ma si accorge immediatamente del motorino a terra e preso dal panico, accelera e fugge. Teme che gli venga ritirata la patente, a lui necessaria per lavorare. Dopo due giorni confessa tutto alla moglie e la convince a sporgere denuncia di furto. Vengono così convocati il marito e l’amico che viaggiava con lui. Entrambi confermano. Si chiude così con la denuncia dei tre. I reati contestati sono omissione di soccorso per il conducente ed il suo amico, simulazione di reato per la coppia di coniugi con inoltre falsa attestazione a Pubblico Ufficiale per la donna. (Agg. 20/10 ore 12.36)


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