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Cugini da sempre, avversari per un giorno

Cugini da sempre, avversari per un giorno

VERDECALCIO. I capitani del Dlf Gabriele Carannante e della Csl Leonardo Cianetti domenica scorsa si sono trovati faccia a faccia. Il dielleffino: «Appena ho segnato sono andato ad abbracciarlo». Il rossoblu: «Il legame oltre il risultato»

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di MATTEO CECCACCI

Cugini di sangue, ma fratelli per scelta: i calciatori Gabriele Carannante e Leonardo Cianetti, entrambi classe 2004, domenica scorsa sul campo Gagliardini hanno disputato il derby tra Dlf Civitavecchia e Csl Soccer nel match valevole per la 5^ giornata del campionato Under 15 Provinciali. Fin qui tutto bene, nulla di strano, se non che i due piccoli talenti si sono dovuti dare battaglia reciprocamente per tutta la durata della partita nelle vesti di capitani, infatti il terzino destro Carannante rappresentava la compagine biancoverde di Pino Grosselli, mentre il difensore centrale Cianetti il team rossoblu diretto dal tecnico Stefano Del Gaudio.
Già nel riscaldamento i due cugini si erano salutati e scambiati l’in bocca al lupo, così come le mamme Michela e Fabiola e i papà Enrico e Andrea presenti in tribuna tutti insieme appassionatamente. Il match ha visto stradominare una sola squadra: il Dlf, che travolge i leoni già nella prima mezz’ora del primo tempo, sfondando la porta dell’estremo difensore ospite ogni due per tre, con una Csl che sigla i due gol della bandiera nella ripresa, per poi vedere dilagare il Dlf per il definitivo 8-2. Per non farsi mancare niente, però, uno dei due, Gabry Carannante decide al 28’ del secondo tempo di andare in rete, ma la bella notizia non è il secondo sigillo stagionale del numero 2 in maglia dielleffina, bensì la corsa per andare ad abbracciare il cuginetto Leo per una bellissima scena di sano sport che ha scaturito l’applauso di tutti i tifosi presenti sugli spalti.
«Sapevo – commentail il baby bomber Gabry Carannante – che avrei giocato contro Leonardo, ma sinceramente non aspettavo altro. Erano settimane che parlavamo di questo match, io gli dicevo che li avremo asfaltati, lui negava, ma il risultato maturato domenica parla chiaro. Per il gol sono molto felice, il gesto di abbracciare Leo – conclude ironico – era il minimo che potessi fare per fargli capire che la rete era dedicata a lui. Gli voglio molto bene».
«Dopo un risultato del genere – spiega il fuoriclasse Leo Cianetti – non so da dove partire, sicuramente potevamo fare di più, ma è un periodo negativo per noi. Ogni giorno, durante i pranzi da nostro nonno parlavamo della partita, lui era sicuro della vittoria, io gli dicevo che vedevo bene un pareggio, ma ora che so il risultato sono consapevole di essermi sbagliato. Quando l’ho visto correre verso di me ho pensato ora mi fa qualche gesto simpatico, invece mi ha abbracciato e mi ha detto una cosa all’orecchio, che è meglio non dire».
Una gran bella scena, dunque, di calcio giovanile civitavecchiese che, oltre ad una partita correttissima su ogni fronte, ha visto un episodio che vorremmo raccontare ogni settimana, perché sono questi i belli avvenimenti del calcio.


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