Denuncia archiviata ma si continua ad indagare
CIVITAVECCHIA – La posizione del Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale, Francesco Maria di Majo, nell’inchiesta relativa alla nomina dei vertici della Pas, risulta archiviata. Lo hanno dichiarato gli avvocati difensori del numero uno di Molo Vespucci, Lorenzo Mereu e Claudio Urciuoli, dopo un’attenta verifica presso il competente ufficio della Procura della Repubblica.
«Il controllo ha consentito di rilevare – hanno spiegato i due avvocati – come la Procura abbia chiesto, sin dal 30 novembre scorso, l’archiviazione della posizione del Presidente il cui operato, evidentemente, è stato ritenuto corretto e scevro da ogni profilo di illiceità». Allo stesso modo risulta archiviata anche la denuncia presentata dall’ammiraglio Fedele Nitrella, ex direttore tecnico della stessa società partecipata al 100% dall’Adsp che si occupa di sicurezza portuale, per calunnia e diffamazione. «Preme ringraziare la Procura Della Repubblica di Civitavecchia che, con celerità ed attenzione – hanno sottolineato i due legali – ha potuto verificare e chiarire ogni aspetto delle vicende oggetto della doverose indagini che hanno coinvolto la figura del Presidente».
Intanto però prosegue l’indagine parallela da parte della Polizia di frontiera che sta verificando proprio ogni aspetto della Pas; già nei giorni scorsi lo stesso Di Majo è stato ascoltato negli uffici dello scalo marittimo a sommarie informazioni. E la stessa sorte tocca ora ai dipendenti della società, chiamati a gruppi di 15 per rispondere alle domande degli inquirenti sui servizi svolti e sull’attività amministrativa. Un’inchiesta, questa, nata da una denuncia presentata dall’ex amministratore unico Umberto Saccone e che sembra andare avanti spedita ed a ritmo serrato.