Problemi a smaltire barattoli di vernice
di TONI MORETTI
CERVETERI – Tra le cose che i due consiglieri di opposizione, Aldo De Angelis per “Legalità e Trasparenza e Salvatore Orsomando di Forza Italia, seguono con insolita determinazione, è quello relativo alle vicende legate al contratto che l’ente ha stipulato con l’ATI di cui è capofila Camassambiente per la gestione della raccolta dei rifiuti e il decoro e l’igiene urbana. «Avevamo avuto più che il sentore che qualcosa non andava già da una segnalazione del 23 agosto dello scorso anno all’URP del comune – scrivono in una nota- quando, un cittadino piuttosto arrabbiato, chiedendo dove conferire rifiuti speciali come i barattoli di vernice, affermava che il Centro di Raccolta non li prendeva e non solo, ma non sapeva dare una risposta al quesito .e si consigliava di cercare su internet il centro più vicino per lo smaltimento. Poi, il 14 settembre – di quest’anno – continua la nota – l’assessora all’Ambiente Gubetti annunciava che gli iter autorizzativi erano stati completati e che i cittadini avrebbero avuto la possibilità di conferire anche questi particolari rifiuti presso l’isola ecologica. Ma mai annuncio fu più funesto!. Oggi, dopo più di un anno alcune disavventure e svariate segnalazioni di alcuni concittadini, ci danno il sentore che la situazione non sembra proprio esser cambiata e arriva a Cerveteri l’ennesimo scadente film di questa amministrazione. Difatti – concludono De Angelis e Orsomando – presso l’isola ecologica di via Settevene Palo, i barattoli di tinta e le vernici non sembra possano essere smaltite come, ci scuseranno i cittadini ma il paragone è necessario, la vicina Ladispoli ma, i cittadini cervetrani residenti, possono portare i “barattoli di vernice” se questi hanno soltanto il “5% di vernice presente” che, praticamente, equivale al secchio leggermente sporco (casi sporadici per il tipo di prodotto e attività connesse) naturalmente se il servizio è attivo al momento del conferimento e, sempre a quanto sembra, nella maggior parte delle situazioni, i cittadini che hanno vernici o secchi con all’interno ancora un pochino di vernice dovrebbero recarsi direttamente o dove le hanno comprate (pagando un servizio extra di smaltimento) oppure, addirittura, presso ditte specializzate (sempre pagando profumatamente per disfarsi di questo genere di rifiuti) e la stessa cosa vale per i vecchi barattoli di vernice secca che tanti di noi hanno probabilmente usato per ritinteggiare casa alcuni mesi se non anni prima».
C’è da chiedersi a questo punto, come se lo chiedono i due con quale strumento il cittadino potrà misurare e stabilire la percentuale di vernice che è eventualmente avanzata nel barattolo e quanto sia giusto, dopo che paga già la tassa sui rifiuti, avere un servizio così incompleto?