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Tirreno Atletica ‘‘Stella di Bronzo’’

Tirreno Atletica ‘‘Stella di Bronzo’’

ATLETICA. Lunedì scorso il CONI ha reso omaggio alla storica società civitavecchiese. Patron Ubaldi: «Un traguardo storico»

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Quasi mezzo secolo di vita e una fiamma che è rimasta sempre accesa, resistente alle intemperie ed ora più sfavillante che mai. È l’atletica cittadina che nella giornata di lunedì scorso è stata premiata a Roma dal Coni con la Stella di Bronzo per meriti sportivi, consegnata nelle mani del Presidente della Tirreno Atletica Civitavecchia Claudio Ubaldi.
La cerimonia di  consegna delle Benemerenze CONI 2017 che ha interessato società e sport di tutto il Lazio, si è svolta presso l’aula magna del Centro di Preparazione Olimpica “Giulio Onesti” a Roma. Il prestigioso riconoscimento, ricevuto da Claudio Ubaldi alla presenza di Giampiero Mauretti, vicepresidente del CONI Lazio, di Roberto Tavani della segreteria del presidente Zingaretti,   ha inteso premiare la Tirreno Atletica Civitavecchia non solo per la sua lunga storia di atleti e successi, ma soprattutto per la proficua attività svolta sul territorio in ambito di avviamento allo sport e promozione della pratica sportiva, oltre che per i lusinghieri risultati conseguiti negli ultimi anni a livello giovanile. E a testimoniarlo sono proprio i numeri attuali della Tirreno Atletica, come spiega lo stesso Claudio Ubaldi: «Ad oggi possiamo contare su oltre 160 atleti tesserati in tutte le categorie, e 10 tecnici federali in grado di garantire professionalità ad ogni atleta seguito. Ma soprattutto siamo una società ormai radicata nel territorio, su cui promuoviamo costantemente attività e progetti con scuole, in totale sintonia con il Miur, e sinergicamente con Coni e Fidal e Aics. E questo ci rende capaci di perseguire l’obiettivo più importante, ovvero  la diffusione della pratica sportiva di base che significa, in special modo nella pratica dell’atletica, l’abitudine a sfidare quotidianamente la fatica, la sofferenza fisica, il freddo o la pioggia, la tensione della gara. Insomma, una vera palestra di vita. Non a caso i risultati, anche a livello agonistico, sono lì a dimostrarlo:  il sesto posto assoluto quest’anno ai  Campionati regionali di società, con l’ambizione quest’anno di centrare di nuovo il pass per la finale nazionale di cross; ma anche alcuni talenti sfornati sulla pista del Moretti Della Marta che hanno raggiunto i vertici dell’atletica italiana come, solo per citare gli esempi più recenti, Isabella Papa, bronzo a squadre agli Europei Promesse di cross nel 2015 a Hyeres (Francia) alla sua seconda esperienza in nazionale, quattro titoli italiani di categoria e un podio assoluto sui 3000 indoor, e ancora Lucrezia Adamo, bronzo individuale ai Campionati italiani Allieve sui 3.000m nel 2018».
Testimonianza di una vitalità, quella dell’atletica civitavecchiese, che dagli albori degli anni ‘60 ha resistito al tempo e alle difficoltà, avvalendosi di infaticabili protagonisti (l’attuale Presidente onorario Luigi Gatti e l’indimenticato Sandro Mecozzi solo per citare due significativi nomi), trasformandosi via via in Atletica Molinari, Nuova Mancini, Atletica Civitavecchia e infine Tirreno Atletica, sempre nel segno dell’entusiasmo e della voglia di andare avanti. 
«Non c’è dubbio che questa Stella di bronzo è un premio condiviso  con tutti coloro che in questi decenni hanno lavorato e/o corso per la società: atleti, dirigenti, allenatori – continua il numero uno della Tirreno Atletica Ubaldi – e credo fermamente che tutti abbiano contribuito con i loro sforzi a questo prestigioso riconoscimento e ai risultati raggiunti dalla nostra società; una Società che oggi lavora su prospettive interessanti e una gestione accurata nel momento, a mio avviso, più florido dell’atletica cittadina. Il  punto di svolta fu, quando negli anni ’90 si è registrata la crisi più profonda con un manipolo di atleti a resistere sull’asfalto del “Fattori” e una convivenza con il calcio sempre più difficile, la realizzazione dell’impianto Moretti-Della Marta a San Gordiano, che ha consentito il vero salto di qualità e che oggi rappresenta un vero fiore all’occhiello per lo sport cittadino. Avere la disponibilità e la gestione diretta di un impianto ad hoc per l’atletica è fondamentale – conclude Ubaldi – e posso dire che la nostra collaborazione con il rugby è un esempio virtuoso di convivenza e gestione di una struttura pubblica, ma soprattutto per chi si affaccia su quella pista e quelle pedane, pronto a sfidare se stesso, diventa vitale quel senso di libertà che l’Atletica sa magicamente regalare».
 


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