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''No a Piazza Almirante'', consegnate le firme al Prefetto

''No a Piazza Almirante'', consegnate le firme al Prefetto

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LADISPOLI – Anche le firme raccolte per dire no a piazza Almirante sono finite sul tavolo del Prefetto di Roma. Il comitato cittadino ha infatti depositato il pacchetto della raccolta firme con lettera di accompagno indirizzata al prefetto Basilone e alla dirigente dell’Area II Ter. dottoressa Sabrina Oricchio. (AGG. 30/12 ore 12.15) segue

LA RICHIESTA. “La richiesta del Comitato di non autorizzare l’intitolazione a Giorgio Almirante – spiegano dal Comitato –  si unisce ad analoghe iniziative di opposizione scritta da parte dell’ANPI (Provinciale e locale) di partiti e associazioni del territorio e dei Consiglieri regionali Marietta Tidei ed Emiliano Minnucci. Nella lunga e dettagliata missiva, indirizzata alla Prefettura, su tutto l’iter che ha marcato la decisione dell’Amministrazione Grando di dedicare una piazza al segretario storico del MSI, partito disciolto nel 1995, tra le motivazioni si legge: “Riteniamo che l’intitolazione di una piazza, per giunta antistante alla chiesa, ad un uomo che a causa delle sue azioni ha generato dolore, sofferenze e morte a migliaia di persone, sia inopportuna, sbagliata e fonte di divisione della nostra comunità. Riteniamo che inserire nella toponomastica cittadina il nome di un personaggio la cui cultura resta legata alle Leggi Razziali del 1938, mai disconosciute nell’arco della sua vita politica, oltre che per le ragioni sopra esposte, sia in netto contrasto con una città come Ladispoli da sempre additata per la sua politica dell’accoglienza e della civile convivenza tra le molte etnie da tempo presenti (circa il 20% dei cittadini residenti è d’origine straniera), nonchè un gesto di scarsa sensibilità nei confronti della locale comunità ebraica che ha manifestato il proprio dissenso.” (Agg. 30/12 ore 13)

I RINGRAZIAMENTI. Il comitato ha inoltre colto l’occasione per ringraziare “i tantissimi cittadini che hanno aderito e firmato la petizione, i volontari che si sono spesi per questa battaglia di civiltà e tutti coloro che con noi hanno condiviso non soltanto il rifiuto di una intitolazione sbagliata ma anche il desiderio che l’attuale piazza grande porti in futuro un nome condiviso dalla comunità”. (agg. 30/12 ore 13.30)


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