CasaPound sabato a Cerveteri
di TONI MORETTI
CERVETERI – E’ una preoccupazione che non nasconde parecchio sarcasmo quella che accoglie l’annuncio del responsabile regionale di CasaPound Mauro Antonini che sabato alle 11 verrà a Cerveteri in piazza Risorgimento, sotto al municipio, con i suoi e centinaia di bandiere tricolori, perché «se non sarà Pascucci, saremo noi a buttare giù la bandiera della pace esposta sulla parete del municipio». Il sindaco di Cerveteri non sembra aver preso in seria considerazione una minaccia di “fascisti” che se pur ben visti dal ministro degli Interni” purtroppo per loro, sia lui che loro devono muoversi ed agire in uno stato democratico e di diritto garantito da una Costituzione nata proprio dalle ceneri di quel nefasto periodo storico che sofferenze, divisioni, prevaricazioni, negazione dei diritti fondamentali della persona e un desiderato laico e cristiano desiderio di pace ha negato e che che se ne dica agli Italiani del tricolore piace tanto perché identificano in quel vessillo la loro identità ricostruita ed universale che quella Costituzione, definita la migliore al mondo, riesce ad esprimere, nonostante i tentativi nostalgici di sparuti personaggi amanti della perversione della gestione del potere tentano di rispolverare. In generale, a Cerveteri, la minaccia di prevaricazione, i mezzi brutali promessi, viene avvertito più che altro come un manifestazione folkloristica atta a racimolare una manciata di voti perché si sa, la mamma dei …, per le prossime elezioni europee. Il sindaco Pascucci, dal canto suo, dice che qualora dovesse accadere che i ragazzi di CasaPound fossero determinati a commettere un reato, perché di questo si tratterebbe: «Li inviterò a seguire un corso di Italiano come quelli che periodicamente teniamo per gli immigrati che siamo fieri di ospitare, perché probabilmente, impegnati come sono ad occupare abusivamente palazzi dello stato dove poi stabiliscono le loro sedi politiche abusive anch’esse, hanno dimenticato di imparare a leggere. Il Prefetto, infatti, da loro sollecitato, non ha ordinato la rimozione della bandiera della pace ma ha spiegato come ogni altro vessillo che non sia istituzionale possa essere esposto secondo il cerimoniale di stato e posso garantire che quello di Cerveteri è regolare».
Indignazione vera nella voce e nelle parole del segretario regionale del Partito Democratico senatore Bruno Astorre che ci dichiara: «La bandiera della Pace è un simbolo universale nel quale tutti ci riconosciamo e tutti dobbiamo riconoscerci. Chi di CasaPound farà una cosa del genere commetterà un atto illegittimo del quale dovrà rispondere».