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''Il nostro sito Unesco non sarà la discarica di Roma''

''Il nostro sito Unesco non sarà la discarica di Roma''

Così il sindaco di Cerveteri dopo la possibilità ventilata da Città Metropolitana. Pascucci: «Si tratta di una follia anche solo pensare che un’area eletta a patrimonio mondiale dell’umanità possa ospitare i rifiuti della Capitale»  

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di TONI MORETTI

CERVETERI – Era venuto a Cerveteri l’assessore all’ambiente della Città Metropolitana Manunta che in un convegno promosso dal Movimento 5Stelle locale rassicurava i cittadini sul fatto che Cerveteri non sarebbe stato scelto come sito che la Città Metropolitana avrebbe indicato per la realizzazione di impianti di riconversione dei rifiuti di Roma. Eppure già in quella occasione però, il rimpallo di responsabilità con la Regione Lazio che veniva indicato come l’ente decisore finale, non dissipò i dubbi e fece crescere le incertezze. 
La ex provincia infatti, fece una mappatura dove con l’indicazione delle cosiddette aree bianche, determinò come possibile l’utilizzo di quelle aree per la realizzazione degli impianti e Cerveteri, nonostante le eccezioni sollevate, i vincoli archeologici e delle belle arti esistenti e indicati, si trovò in uno questi siti non fosse altro perché chi di competenza all’Area Metropolitana, non aveva trasmesso la documentazione completa alla Regione che non sarebbe stata quindi in grado di fare una valutazione corretta nella stesura del piano regionale dei rifiuti. Persistendo tale situazione, il riaffacciarsi sulla stampa della possibilità che Cerveteri possa essere ancora indicata come uno dei siti idonei per la realizzazione dei citati impianti, fa riesplodere la preoccupazione dei cittadini e l’ira del sindaco Pascucci che così esplode in una nota: «Cerveteri non sarà mai la discarica di Roma. Si tratta di una follia anche solo pensare che un sito iscritto nella lista patrimonio mondiale dell’Unesco possa ospitare i rifiuti della Capitale».
«Tutte le aree individuate all’interno del Comune di Cerveteri – continua Pascucci – hanno vincoli archeologici individuati dai decreti del Ministero per i Beni Culturali e Ambientali, nonché il parere negativo della Soprintendenza. È vergognoso che la Città Metropolitana di Roma non abbia tenuto conto di tali vincoli, da noi segnalati insieme al Comune di Fiumicino già nel 2017 con apposita relazione tecnica e poi ribaditi nel Tavolo tecnico di giugno 2018 che aveva deciso di rivedere in modo più dettagliato le mappe delle aree bianche presenti nel nostro Comune – e continua -Non dimentichiamo poi le dichiarazioni del delegato all’ambiente della Città Metropolitana, Matteo Manunta, che a giugno scorso rassicurava i cittadini di Fiumicino e Cerveteri sul fatto che non è intenzione aprire discariche a Pizzo del Prete e nel territorio della provincia di Roma. Ribadisco che Cerveteri non sarà mai la discarica di Roma. La Città metropolitana ha fatto orecchie da mercante e non ha voluto recepire in alcun modo le indicazioni fornite per ben due volte dai Comuni e dai Comitati: per questo invierò immediatamente una nota alla Sindaca di Roma Virginia Raggi e al presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, indicando ancora una volta i vincoli archeologici che impediscono la realizzazione di impianti di gestione dei rifiuti nel nostro territorio e chiedendo un incontro chiarificatore urgente in merito». Quindi Pascucci prosegue con alcune dichiarazioni di merito affermando: »Mentre a Roma la raccolta differenziata è a percentuali ridicole, il Comune di Cerveteri è tra i più virtuosi del Lazio, tant’è vero che con la raccolta Porta a Porta abbiamo raggiunto il 69% e i risultati sono sempre in crescita. Come sindaco di Cerveteri mi opporrò in ogni modo e usando ogni mezzo perché il nostro territorio non sarà la nuova Malagrotta di Roma. Roma deve prendersi la responsabilità dei propri rifiuti e non scaricarli sui territori della Provincia, a maggior ragione in quelli sottoposti a vincoli archeologici e, nel nostro caso, addirittura patrimonio dell’umanità Unesco». 
«La mappa della Città metropolitana inviata alla Regione – sottolinea il primo cittadino di Ceveteri – è incompleta di tutti i vincoli presenti nel nostro territorio ed è inaccettabile che si programmi il fabbisogno dell’impiantistica e la loro successiva localizzazione basandosi su una mappa del tutto incompleta e non attinente alla realtà. Riteniamo perciò necessario che la Regione tuteli e preservi uno dei più significativi scorci della campagna romana e lotteremo con ogni mezzo per impedire che le nostre meravigliose zone agricole, tutelate da vincoli archeologici insuperabili, possano essere siti idonei alla localizzazione di impianti di trattamento rifiuti».
Non di poca rilevanza è il fatto che il comune di Cerveteri combatte ancora con lo spettro della discarica di Cupinoro che una disgraziata gestione non pochi problemi ha creato alla città e quindi conclude determinato: «Agiremo in tutte le sedi e non ci fermeremo finché non verranno recepite tutte le nostre istanze e quelle dei cittadini e dei comitati e fino a che non avremo ottenuto il riconoscimento definitivo e ufficiale da parte delle istituzioni preposte che nessuna discarica verrà insediata su aree del Comune di Cerveteri. Chi pensa di scavalcarci con azioni che mettono a repentaglio la salute e il futuro dei cittadini, sappia che lotteremo con ogni mezzo a nostra disposizione per la difesa dei nostri territori perché Cerveteri non sarà mai la nuova Malagrotta dei rifiuti di Roma».


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