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Tari 2015, scoppia la polemica

Tari 2015, scoppia la polemica

Girolami (FdI): "Vessati centinaia di civitavecchiesi". Lo sportello dei consumatori Codici avverte: necessario l'annullamento in autotutela - VIDEO

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CIVITAVECCHIA – Continua a far discutere il caso dei solleciti inviati per il pagamento della Tari 2015. Dopo le dichiarazioni dell’assessore al Bilancio Florinda Tuoro torna ad intervenire anche il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Luciano Girolami. «Da alcuni giorni – dichiara – centinaia di civitavecchiesi vengono vessati dai solleciti di pagamenti per la Tari 2015 pur avendola, in molti casi, pagata. In particolare – continua Girolami – mi è stato fatto notare che potrebbe esserci stato un errore nella precompilazione dell’F24 inviato agli utenti, dove potrebbe essere stato inserito il codice catastale sbagliato facendo ricadere il pagamento del tributo su un altro comune. Se così fosse, sarebbe l’ennesima dimostrazione dell’incompetenza e dell’irresponsabilità di questi amministratori che, non sapendo risolvere i problemi, preferiscono scaricare le proprie responsabilità sui cittadini. Come dire: “non sono se ho sbagliato intanto, però, mi paghi!”. Inviare i solleciti di pagamento a centinaia di civitavecchiesi e scaricare su di loro le responsabilità di chi doveva fare gli accertamenti – incalza Girolami – è un vero scandalo. Nessuna amministrazione agisce così, intimorendo i propri cittadini e trattandoli come degli evasori fiscali senza esserne certi».

Ma la Tuoro era stata categorica, negando la possibilità di un errore da parte del Comune nell’invio dei moduli, nonostante la quantità di errori e la diversità ma soprattutto il fatto che siano stati compiuti da diversi operatori di diversi esercizi lascia qualche dubbio.  Per Girolami i Pentastellati non hanno più il controllo della situazione e vanno in confusione al minimo problema. «L’incapacità politica della giunta Cozzolino – conclude duro il componente del coordinamento del circolo FdI Almirante – è sotto gli occhi di tutti ed ancora una volta si scarica sui cittadini e sugli uffici comunali: a tal riguardo desidero rivolgere un plauso agli addetti dello,sportello comunale, che hanno subito a loro volta questa incresciosa situazione, dovendo accogliere e fornire risposte a centinaia di concittadini giustamente infuriati”.

Sul tema è intervenuto anche lo sportello dei consumatori Codici spiegando: “La richiesta da presentare al proprio istituto finanziario, infatti, non annulla automaticamente l’atto legale giunto nelle case dei cittadini. È necessario infatti – sottolineano dall’associazione – che sia prodotta un’apposita richiesta di annullamento in autotutela, non basta trasmettere per conoscenza il modulo inviato alla banca. Parlando poi delle Banche, essendo prevista per loro una sanzione in caso di errori sul caricamento degli F24 riteniamo probabile che non saranno poi così disponibili nell’accogliere, senza colpo ferire, le istanze dei Cittadini. Gli errori inoltre – proseguono da Codici – non riguardano solo il problema nel codice catastale, ma ci vengono riferiti anche casi di problemi con il numero di componenti del nucleo familiare, con il calcolo della superficie soggetta a tassazione oppure di duplicazioni di imposta (tipico il caso di chi ha venduto un immobile e la richiesta di tassazione viene ricevuta sia dal venditore che dal compratore). Per coloro i quali invece effettivamente non dovessero aver pagato si pone, in alcuni casi, il problema degli importi elevati, come segnalatoci da decine di nostri soci”.

Ma lo sportello dei consumatori spiega di aver ricevuto rassicurazioni dal Comune che a breve metterà sul sito i moduli per l’autotutela e quelli per la rateizzazione dei pagamenti. Inoltre Codici si mette a disposizione per la gestione della procedura. 

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