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''Pascucci dimettiti''

''Pascucci dimettiti''

La richiesta del portavoce del neonato movimento di destra ‘‘Civiltà Italiana’’.  Pittoritto: «Che sia qualcun altro che abbia a cuore il bene della città, lo starne alla guida»    

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CERVETERI – Candida Pittoritto, portavoce del neonato movimento di destra Civiltà Italiana, confortata forse dal pieno fatto dal Centro Destra nelle elezioni Regionali in Abruzzo, ripropone l’obiettivo su Cerveteri con il solito e onestamente ormai abusato rimbrotto al sindaco del quale si chiedono le dimissioni. «La situazione di Cerveteri è ormai tra il ridicolo ed il tragico, grazie a un’amministrazione a dir poco discutibile se non deleteria quando presente, altrimenti il nulla – apre la nota passando subito al motivo che la giustificherebbe mettendo in evidenza –  lo scandalo del mancato, anzi annullato, convegno dedicato ai martiri delle Foibe, previsto per domenica pomeriggio, senza aver emesso nessun comunicato che avvisasse per tempo i convenuti che si sono ritrovati ignari, all’esterno del luogo designato, ad attendere qualcosa che non ci sarebbe stato, – sottolineando che – almeno il rispetto per le persone e i cittadini sarebbe un obbligo minimo – ma non trascura la Pittoritto di evidenziare altri aspetti quali per esempio quello in cui versa la cittadina – in uno stato che con un delicato eufemismo definiremo pietoso, diventata com’è un cimitero per il commercio, con una decina di negozi rimasti aperti, con il vuoto assoluto e agghiacciante per tutto ciò che riguarda i giovani, desolazione alla quale fa da controcanto la devastazione delle strade con buche simili a voragini che potrebbero contenere ancora giapponesi dispersi dall’ultima guerra o almeno un paio di battaglioni dell’Armata Rossa. Soltanto durante la campagna elettorale alcune strade sono state riasfaltate grazie all’intervento della Tim, seppur di breve durata –  Per arrivare ad un affondo finale nel quale si chiama il sindaco il quale – procede, navigando a vista in un mare di nebbia, senza avere né vele né vento favorevole perché privo di timone e quindi, a lui, il nostro consiglio amichevole quanto sentito, è di dimettersi al più presto in modo così almeno da evitare un poderoso naufragio sugli scogli di una sua prossima candidatura, e soprattutto far grazia a Cerveteri e ai suoi abitanti di un disastro annunciato e mai riconosciuto, lasciando che sia qualcun altro che abbia a cuore il bene della città, lo starne alla guida».


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