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Palozzi chiede la verifica dell’iter del lungomare

Palozzi chiede la verifica dell’iter del lungomare

Il vicepresidente del Consiglio regionale ha presentato un’interrogazione urgente a risposta scritta.  Tra i quesiti la possibilità di dichiarare decaduto o escluso il comune di Cerveteri dal bando  

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di TONI MORETTI

CERVETERI – Giungono delle indiscrezioni dal Consiglio regionale del Lazio, secondo la quale il consigliere regionale e vice presidente del Consiglio Adriano Palozzi, di Forza Italia ha presentato una interrogazione urgente a risposta scritta al presidente Leodori con la quale «si interroga il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, l’assessore ai Lavori pubblici e tutela del territorio, Mauro Alessandri, (Giampaolo Manzella nella realtà, refuso di Palozzi nella sua interrogazione), al fine di sapere: Se sia intenzione della Regione Lazio verificare la correttezza dell’iter procedurale di richiesta del contributo in oggetto e di accertarei, valutando al contempo gli eventuali profili illeciti; se sia intenzione annullare, al fine di evitare eventuale danno erariale e/o ricorsi e/o azioni da parti contro interessate, la procedura intrapresa dall’Amministrazione comunale di Cerveteri; se non ritengono giusto, a dimostrazione di imparzialità – trasparenza – legalità e vista l’evidente difformità e assenza di alcuni requisiti, sia al momento del bando che successivamente ed essendo trascorsi circa due anni, dichiarare decaduto e/o esclusa l’Amministrazione comunale di Cerveteri del citato finanziamento regionale indicato in oggetto». Tanto chiede Palozzi con lunghe disserzioni su eventuali illeciti ed abusi. A questo punto vale brevemente la pena di ricordare la vicenda. Si tratta del famoso bando attraverso il quale la Regione Lazio, dietro manifestazione di interesse di alcuni comuni del litorale interessati, avrebbe potuto concedere dei contributi per la qualificazione degli stessi.
Il Comune di Cerveteri partecipò con il progetto che prevedeva il rifacimento del lungomare dei Navigatori Etruschi a Campo di Mare, del quale bisogna dire che non poco influì per la conquista del secondo mandato a sindaco di Alessio Pascucci. L’opposizione che si delineò a suo tempo in consiglio comunale, rese protagonisti due consiglieri: Aldo De Angelis eletto nella lista “Legalità e Trasparenza” e Salvatore Orsomando di Forza Italia, che alle regionali ha sostenuto fortemente Adriano Palozzi che è diventate il suo referente politico regionale. La questione del lungomare, importantissima per il risultato politico che ne deriverebbe, molto più dell’interesse palesato dagli addetti ai lavori che ripetono come un mantra in ogni occasione, anche abusandone, che per “l’interesse dei cittadini, nonché il loro bene”, si intreccia coi destini, non certo floridi della società Ostilia, proprietaria dei terreni di Campo di Mare, con bilanci non certo floridi e per di più inadempiente col comune di Cerveteri per diversi importi per i quali è stata chiamata in danno, che rendono complessa la pratica per la richiesta del suddetto contributo, specialmente se due persone competenti come De Angelis e Orsomando, grandi lavoratori, capaci di analizzare e dare un senso anche alle virgole, naturalmente un loro senso , producono valanghe di ricorsi ed esposti in nome della trasparenza e della legalità naturalmente per il bene e gli interessi dei cittadini, mettono nella condizione l’amministrazione di replicare che con questo metodo boicottano una grande opera e che nel volerla realizzare, il bene dei cittadini lo fanno loro. Se succede poi che si chiede pure “l’aiutino”, leggi Palozzi, che nella sua interrogazione chiede che vista “la evidente difformità e l’assenza di alcuni requisiti al momento del bando e visto che son trascorsi due anni non ritengano giusto escludere Cerveteri dal beneficio” e questo in un momento in cui risulta che la pratica è in istruttoria, vista la ricezione dei suggerimenti richiesti all’amministrazione della riformulazione della domanda e del progetto, cosa prodotta e approvata, allora ci si chiede: “perchè non far concludere l’iter? Perchè non concludere ed attendere la soluzione e rimandare la denuncia di cose eventualmente “strane” che emergeranno a dopo? 
Così, si corre il rischio che i cittadini non individueranno mai chi lavora per il loro bene. Si figuri, gia quasi non ci credono più, e se scende in campo una persona sul cui capo pende una richiesta di rinvio a giudizio per i fatti dello stadio di roma, ancora meglio.


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