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Crollo del Palagrammatico, Nunzi: ''Residenti abbandonati''

Crollo del Palagrammatico, Nunzi: ''Residenti abbandonati''

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CIVITAVECCHIA – Sui social in questi giorni ricorrono le foto con la città innevata. Il ricordo di un anno fa riemergono tra allegria e simpatici aneddoti. Tranne uno. Il Pala Grammatico crollato sotto il peso della neve e del vento ha donato ricordi spiacevoli a un’intera comunità, quella della pallamano (come ampiamente descritto nelle pagine di sport). Ma non solo. Adiacente al muro di recinzione dell’impianto c’era infatti un parcheggio pubblico. La tensostruttura crollando ha provocato la distruzione del muro. I detriti sono caduti sulle auto provocando danni per migliaia di euro. La cosa particolare è quella descritta da Tullio Nunzi dell’associazione Più panchine meno poltrone: «Una situazione kafkiana – dice Tullio Nunzi – per cui il comune, dopo aver fatto protocollare danni e relazioni indica una società a cui rivolgersi, ma che in pratica smentisce il comune stesso». 
Nunzi in particolare descrive «Un muro che non doveva crollare, sopra un parcheggio comunale, un gruppo di cittadini lasciati a se stessi, una burocrazia che si comprende perché sia la prima causa di mancati investimenti in questo paese. Qualcuno, come me, ha anche proposto il giudice di pace, ma il comune rigettando il tutto si è costituito in giudizio. Per cui si andrà in causa e quei cittadini che dovranno pagare l’avvocato per se stessi, pagheranno con le loro tasse anche gli avvocati comunali. Forse una telefonata, un incontro, una rassicurazione, avrebbero fatto capire che che politica ed amministrazione non sono cose semplicemente astratte, entità con cui è impossibile dialogare, che spesso danno la sensazione di essere lasciati soli».

 


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