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8 marzo, la ‘‘Carta dei diritti della bambina”

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FIUMICINO – “L’8 marzo non è la ‘Festa della donna’. È la Giornata Internazionale della Donna. Una differenza che va sottolineata per evitare di ridurre questa giornata in un appuntamento commerciale”. Lo dichiara il sindaco Esterino Montino presentando le iniziative del Comune in occasione proprio dell’8 marzo.
“È l’occasione per riconoscere il ruolo fondamentale che le donne hanno avuto, hanno e devono avere nello sviluppo economico e sociale del nostro Paese – prosegue Montino -. Gli stereotipi che per secoli hanno perseguitato le donne, relegandoli ai soli lavori di cura quando non direttamente alle quattro mura domestiche, sono la base su cui si fondano le discriminazioni di genere che come una valanga che si ingrandisce man mano che precipita, portano alla violenza”.
“Ancora oggi, a parità di competenze, una donna per affermarsi nel suo lavoro deve faticare il doppio di un uomo e rischia di essere valorizzata la metà, anche economicamente – sottolinea il Sindaco -. 
Per questo abbiamo scelto di patrocinare la mostra ‘Nulla da dimostrare’ che rappresenta, attraverso i mestieri, le tappe già compiute dell’emancipazione femminile. La donna che stira, rappresentata in copertina, non è più l’unica immagine possibile. Le donne sono magistrate, sono scienziate, sono sindacaliste, aviatrici, calciatrici e molto altro ancora”.
«E anche per questo, l’8 marzo – conclude Montino – distribuiremo nelle scuole comunali 1200 copie della ‘Carta dei diritti della Bambina’, un documento a tutela e promozione dell’autodeterminazione, della dignità e dell’integrità delle cittadine di domani”. La Carta dei diritti della Bambina sarà distribuita insieme alla Carta Internazionale dei diritti del fanciullo nelle scuole di pertinenza dell’amministrazione comunale.
 “L’impegno di questo Comune sui temi delle donne – aggiunge l’assessora alle Pari Opportunità Anna Maria Anselmi – è testimoniata dalle tante attività che organizziamo e patrociniamo prima e dopo l’8 marzo che per noi non è una semplicemente una ricorrenza.”.
“Ma oggi voglio ricordare anche l’enorme lavoro che il centro anti violenza di Maccarese fa per accogliere e assistere le donne testimoni di come quegli stereotipi di cui oggi parliamo evolvano troppo spesso in violenza – conclude Anselmi -. Tutto questo deve essere uno stimolo continuo per lavorare ad una società in cui nessuna donna debba mai pensare di doversi difendere perché tale o di non poter realizzare i propri sogni e le proprie ambizioni”.


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