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Pascucci:«Sul clima per invertire la rotta non bastano selfie e false promesse»

Pascucci:«Sul clima per invertire la rotta non bastano selfie e false promesse»

Il sindaco leader di Italia in comune prende posizione: «Nel nostro Paese la situazione ambientale è ancora più drammatica perché ci troviamo dinnanzi ad un governo che litiga sulle poltrone»

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di TONI MORETTI

CERVETERI – Lunghissimi discorsi si possono fare sulla convivenza che la tecnologia ha ormai imposto tra se e l’umanità. Si parla quasi sempre dei contro, dell’assuefazione che comporta, della voglia di protagonismo che scatena, delle forme di comunicazione non filtrata da figure professionali specializzate, ma decisamente, uno dei pro, e dato dalla capacità che la tecnologia ha di diffondere in tempo reale un messaggio che viene da una ragazzina di poco più di quindici anni che fa suo, con parole sue, con la convinzione e la purezza che deriva dalla sua età, il problema del riscaldamento del pianeta e incita tutti i giovani del mondo a reagire, a manifestare, nelle piazze, nelle scuole contro i potenti che portano con tali atteggiamenti la terra verso l’estinzione. 
E i giovani del mondo rispondono, si sollevano chiamati come sono stati a farlo da Greta Thunberg, la ragazzina svedese che in pochi giorni è diventata l’eroina del pianeta, della sua sicurezza, del suo spirito di sopravvivenza. I potenti hanno dovuto ascoltarla, politici, industriali, finanzieri, tutti quelli che vivono la loro vita parametrando il profitto e quindi i privilegi ed il benessere che riescono a godere nell’arco della propria esistenza. Non pensano neanche ai loro figli, figuriamoci ai nipoti. Innumerevoli le liste di chi promette, incoraggia, si mostra determinato. 
Anche il nostro sindaco Pascucci, leader di Italia in comune, con il moto «che questa giornata sia l’inizio di un grande e partecipato percorso di transizione ecologica», fa una dichiarazione importante che in qualche modo vincola il suo movimento in espansione che non nasconde ambizioni di governo quando dice: «Sul clima per invertire la rotta non bastano selfie e false promesse. Quella dei cambiamenti climatici è la vera sfida del terzo millennio. Una sfida culturale ancor prima che economica e tecnologica perché abbiamo il dovere di convincere tutti i cittadini che andare avanti così significa avvicinarsi all’estinzione del Pianeta. In Italia come in Europa abbiamo bisogno di un cambio di rotta, con politiche innovative che consentano davvero di ottenere risultati concreti nel campo delle mitigazioni climatiche e della gestione del paesaggio. Nel nostro Paese la situazione ambientale è ancora più drammatica perché ci troviamo dinnanzi ad un governo che litiga sulle poltrone e non ha scritto una riga sul contratto che riguardi le politiche ambientali. Oggi siamo al fianco di tutti i ragazzi che, sull’esempio della giovane svedese stanno scioperando per un nuovo modello di sviluppo e per difendere il nostro pianeta».
Ma l’affermazione più incisiva e dal contenuto più profondo è quella di un ragazzino di una delle tante scuole elementari del nostro paese che grida con candore: «Più pinguini e niente Salvini».


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