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Processione del Cristo Morto, avviata la macchina organizzativa

Processione del Cristo Morto, avviata la macchina organizzativa

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CIVITAVECCHIA – Anche quest’anno l’Arciconfraternita del Gonfalone ha già avviato la macchina organizzativa per la processione del Cristo Morto che, si svolgerà la sera del Venerdì Santo, il 19 aprile prossimo 

Come ogni anno nelle settimane precedenti la sacra manifestazione, sarà possibile ammirare all’interno della chiesa della Stella alcune delle “opere” che verranno portate in processione. Da oggi infatti saranno esposte le statue che grazie ai portatori percorrono le strade della città “e che raccontano – ha spiegato il priore David Trotti – la storia evangelica della Redenzione e che parlano anche della storia della fede della nostra città fatta delle partecipazione secolare a questa tradizione. Per tutti i civitavecchiesi che vorranno godere della bellezza di questa storia, delle statue e anche dei misteretti la Chiesa sarà aperta dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 12 e dalle 17.30 alle 19.30 ed il sabato dalle 10 alle 12. La chiesa è ovviamente aperta anche il sabato dalle 9,30 e la domenica alle 8,30 per la celebrazione della santa messa”.

Sarà, anche, possibile effettuare visite guidate per gruppi e scolaresche, per entrare nel vivo di una storia che ci appartiene e che si concretizza nella bellezza della Chiesa della Stella con i suoi dipinti e le vestigia romane e medioevali sotto il pavimento oltre che della bellissima immagine di Maria che tanto a cuore sta ai civitavecchiesi. Si potranno anche incontrare i confrati del Gonfalone per sentire dalla loro voce il racconto di questa storia. Le visite per i gruppi debbono essere prenotate chiamando i seguenti numeri telefonici 3478573959 (Stefano Diociaiuti) e 3472987343 (Segreteria Studio Trotti) per avere la disponibilità di un confratello o di una consorella che aiutino a capire tante piccole storie.

“La processione è un evento culturale e spirituale che permette di condividere uno dei momenti più intensi e significativi della vita di ogni cristiano, la riflessione sulla Passione e Morte di Gesù, rappresenta anche un modo di partecipare alla vita della Chiesa che ci fa considerare il sacrificio del Figlio di Dio come l’atto misericordioso più alto e significativo e che attraverso il perdono diviene una porta per conoscere l’altro intimamente – ha aggiunto Trotti – un evento spirituale e culturale che coinvolge l’intera cittadinanza e che si può realizzare soprattutto grazie alla generosità dei civitavecchiesi. Non si può parlare di questa manifestazione senza sottolineare la partecipazione della città e per questo l’Arciconfraternita ha avviato le raccolte delle offerte per la realizzazione della processione. A breve, inoltre, inizieranno le iscrizioni per coloro che, nei diversi ruoli, vogliono partecipare ed essere protagonisti, a volte silenziosi ed anonimi, di questa antica e nobile tradizione, una delle poche che ancora sopravvive all’usura del tempo. Tutto ciò, è importante ripeterlo, avviene grazie all’impegno dei confratelli e delle consorelle dell’Arciconfraternita, ma anche e soprattutto alla partecipazione attiva dei civitavecchiesi, sia nella fase preparatoria e della raccolta dei fondi, che in quella conclusiva della processione di penitenza e meditazione che coinvolge gli animi di ogni nostro concittadino e di molte realtà pubbliche e private. I volontari che aiutano i confratelli e le consorelle del Gonfalone – ha concluso il priore – sono una delle ricchezze di questa città”. 


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