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Csp: scatta lo stato di agitazione del personale

Csp: scatta lo stato di agitazione del personale

Usb, Ugl e Fiadel sul piede di guerra. Chiesta la convocazione della Commissione Paritetica, il ritiro degli ordini di servizio sul porta a porta giudicati illegittimi, la revoca della rimodulazione dei servizi nuove turnazioni e dell’accordo dell’11 marzo siglato con la triplice. Appello a Csp e Pincio per un tavolo di confronto permanente sull’applicazione dell’accordo del 19 maggio 2017, sulla gestione dei servizi e le prospettive di consolidamento e crescita dell’azienda e sui relativi contratti di servizio 

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CIVITAVECCHIA – Usb, Fiadel ed Ugl hanno proclamato lo stato di agitazione di tutto il personale di Civitavecchia Servizi Pubblici. Lo avevano annunciato nelle scorse settimane ed i rapporti con l’azienda non sono migliorati. I sindacati parlano infatti di numerose richieste di chiarimenti, informative e convocazioni rimaste senza risposta. Ma non solo. A far scattare la presa di posizione da parte delle tre sigle sindacali ci sono diversi aspetti. 

“Abbiamo più volte chiesto alla Csp e all’Amministrazione Comunale il pieno rispetto dell’accordo del 19.05.2017 con particolare riferimento alle previsioni di cui alla convocazione della Commissione Paritetica per le materie afferenti ad essa – hanno spiegato – senza alcuna convocazione del genere, l’azienda ha disposto la rimodulazione dei servizi, nuove turnazioni e straordinari e festività obbligatorie in assenza di informativa e di confronto con le rsa e ha proceduto a disporre ordini di servizio a nostro avviso illegittimi in merito alla raccolta porta a porta. L’11 marzo scorso, inoltre, ha sottoscritto un accordo con le segreterie sindacali di Cgil Fp, Cisl Fpl e Uiltrasporti in assenza di condivisione con le altre rsa, ostinandosi a convocarci a tavolo separato nonostante Fiadel ed Ugl siano rispettivamente firmatarie di contratti collettivi applicati all’interno dell’azienda e tutte e tutte e tre simo firmatarie dell’accordo del 2017”. Motivo per il quale è stato proclamato lo stato di agitazione del personale, “chiedendo che venga esperito il tentativo preventivo di conciliazione con le controparti, come previsto dagli accordi e dalle disposizioni normative in materia di Sciopero nei Servizi Pubblici essenziali, in relazione alla decisione di proclamare uno sciopero dei lavoratori per ottenere – hanno aggiunto – il pieno rispetto delle previsioni di cui all’accordo del 2017 con particolare riferimento alla convocazione della Commissione Paritetica, il ritiro degli ordini di servizio relativi illegittimi in merito alla raccolta porta a porta  e la revoca  della rimodulazione dei servizi nuove turnazioni e straordinari e festività obbligatorie in assenza di informativa e di confronto con le rsa, nonché la revoca dell’accordo dell’11 marzo scorso”.

A questo si aggiunge la richiesta di un tavolo di confronto permanente con Csp e il socio unico sull’applicazione puntuale delle previsioni contenute nell’accordo del 19 maggio 2017, sulla gestione dei servizi e le prospettive di consolidamento e crescita dell’aziendae sui relativi contratti di servizio, oltre al ripristino delle relazioni sindacali e cessazione del tavolo separato. “Trascorsi i termini di legge – hanno concluso i isindacati – procederemo all’indizione formale dello sciopero in base agli accordi vigenti nei relativi settori”.


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