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Enel: nessun ricorso contro il phase-out del 2025

Il colosso energetico interviene sul tema dell’uscita dal carbone precisando che si dovrà programmare il tutto adeguatamente. L’azienda: "La volontà è quella di avviare un tavolo di confronto per definire strumenti e tempistiche concreti"

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CIVITAVECCHIA – «Enel produzione precisa di non aver presentato ricorso contro il phase-out dal carbone entro il 31 dicembre 2025». Il colosso energetico interviene sul tema della carbonexit dopo la notizia del ricorso al Tar.

«L’azienda – proseguono – ha soltanto osservato che, coerentemente con quanto previsto dalla Sen 2017 e dalla versione preliminare del Piano Integrato Energia e Clima, il phase-out dal carbone dovrà essere inserito all’interno di un articolato programma di sviluppo di nuova capacità e di adeguamento infrastrutturale del sistema elettrico, di modo che tale transizione avvenga in condizioni di sicurezza del sistema». Insomma da parte dell’azienda secondo Enel non c’è ostruzionismo.

«La volontà della società – aggiungono – è quindi di  avviare un tavolo di confronto con le amministrazioni interessate e con tutti gli operatori coinvolti, allo scopo di definire strumenti e tempistiche concrete che permettano il raggiungimento degli obiettivi previsti dalla Sen». Secondo Enel, infatti, «il ricorso evidenzia la difficoltà di presentare i piani di dismissione delle singole centrali a carbone prima che siano note le modalità attuative del piano di phase-out nazionale. Come esplicitamente affermato – concludono dal colosso energetico – nel ricorso, Enel Produzione ha ribadito la necessità di mettere ‘‘in pratica iniziative ed interventi a livello normativo e realizzativo che rendano possibile il raggiungimento dell’obiettivo politico (cessazione della produzione elettrica a carbone entro il 2025)’’».


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