Anche Civitavecchia al viaggio della Memoria con la Regione
di FEDERICA CONGIU
CIVITAVECCHIA – Sono la professoressa Francesca Tiselli e le studentesse Chiara Borghesi, Eleonora Foschi e Denisa leahu, della VB scienze applicate, le rappresentanti dell’IIS Marconi che hanno partecipato al ‘‘Viaggio della Memoria’’. Giorni intensi che, ormai da diversi anni, la Regione Lazio propone per non dimenticare una tematica così importante.
«Auschwitz è il simbolo dove la storia si è fermata – ha dichiarato Nicola Guzzone, dirigente scolastico del Marconi – ritengo sia fondamentale conoscere la storia affinché tali tragedie non accadano più». Il ‘‘Viaggio della Memoria Cracovia- Auschwitz – Birkenau’’, è un’importante iniziativa che rappresenta un arricchimento per gli studenti sia dal punto di vista formativo che da quello personale ed umano. La delegazione è composta quest’anno da 550 studenti, la più numerosa degli ultimi anni provenienti dalle scuole superiori e Centri di formazione di tutto il Lazio; studenti che hanno avuto la possibilità di essere accompagnati dalle sorelle Andra e Tatiana Bucci e Sami Modiano, testimoni della Shoah, lungo i territori simbolo delle deportazioni e dello sterminio dei nazisti. «È un’esperienza da fare – ha commentato Francesca Tiselli – ringraziamo per l’opportunità la scuola e la Regione che ci hanno permesso di visitare i luoghi con le persone che hanno vissuto questa tragedia». Al viaggio ha partecipato anche un gruppo di studenti dello Stendhal, istituto Baccelli, accompagnati dalla professoressa Francesca Fasulo.
«Ancora una volta – ha spiegato la docente – lo Stendhal partecipa a questa esperienza emozionante soprattutto grazie alla presenza dei testimoni Andra e Tatiana Bucci e Sami Modiano. ‘‘Meditate che questo è stato’’, perché non possa più ripetersi». Ad accompagnare gli studenti anche il consigliere regionale Marietta Tidei. «Anche quest’anno la Regione ha voluto dare importanza a un’esperienza che coinvolge tanti ragazzi, mettendoli di fronte all’importanza di conoscere attraverso i racconti dei sopravvissuti e sui luoghi dell’orrore della Shoah la barbarie di cui si è reso protagonista il regime nazista con la sua persecuzione nei confronti di ebrei, omosessuali, rom, sinti – ha spiegato – una delle pagine più buie della storia dell’uomo: la volontà di annientamento ha caratterizzato anni di desolazione, smarrimento e morte che non possono e non devono più ripetersi. Fare memoria, attraverso questo viaggio, significa anche educare le giovani generazioni all’importanza di tutelare i valori della democrazia, a 360 gradi».