Alternanza, l’86% degli studenti vorrebbe provare in un’azienda agricola
CIVITAVECCHIA – L’86% degli studenti vorrebbe fare un’esperienza lavorativa presso un’azienda agricola. Motivi? Un potenziamento delle competenze per il 42% degli intervistati, mentre il 37% fa riferimento al miglioramento del curriculum. È quanto emerge da un’indagine condotta da Coldiretti Roma, attraverso questionari, su 602 studenti di 7 istituti d’istruzione secondaria superiore di Civitavecchia, durante gli incontri di orientamento al lavoro e alle professioni promossi in collaborazione con la Camera di commercio di Roma. Tecnici ed esperti del settore hanno illustrato le caratteristiche e l’evoluzione della professione agricola agli studenti che al termine della lezione hanno compilato un apposito questionario.
L’86% giudica «interessante/piacevole/necessaria» un’esperienza di alternanza scuola-lavoro in un’azienda agricola individuando le maggiori difficoltà (38%) per «mancanza di competenze specifiche per saper operare». Per quanto riguarda altri argomenti oggetto dell’indagine, il 93% degli intervistati confessa di non conoscere il significato di azienda agricola multifunzionale, mentre il 67% dice di sapere leggere in modo completo le etichette dei prodotti e il 74% è convinto di conoscere le principali caratteristiche nutrizionali. Gli studenti si dicono particolarmente interessati a come si vendono i prodotti (33%) e allevano gli animali (29%) e vorrebbero approfondire argomenti legati alla sicurezza alimentare (31%) e all’agricoltura biologica (31%). Niccolò Sacchetti e Giuseppe Casu, presidente e direttore di Coldiretti Roma, hanno spiegato che durante gli incontri «abbiamo riscontrato un grande interesse da parte degli studenti verso questo settore in costante espansione ed evoluzione. I dati emersi – hanno continuato – dall’indagine ci offrono spunti di riflessioni che vogliamo approfondire e ci danno alcune indicazioni significative sui desiderata dei ragazzi. È importante che comprendano le potenzialità del mondo agricolo e le nuove opportunità occupazionali, dai corsi per agrichef agli agriasili».