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Carruba in finale al Premio nazionale cantautori emergenti

Carruba in finale al Premio nazionale cantautori emergenti

Il giovane civitavecchiese a soli 20 anni è stato in grado di spiccare su ben 280 candidati, insieme ad altri 4 artisti

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CIVITAVECCHIA – Il cantautore civitavecchiese, Luca Carrubba, alla finale della seconda edizione del ”Premio Nazionale Cantautori Emergenti” che si tiene nell’ambito del ”Cultural’mente Indipendente Festival”.

Luca, giovane sensibile e dal grande talento musicale, ha 20 anni ed è nato a Civitavecchia e aver raggiunto la finale è già un gran risultato visto che su 280 candidati ne sono stati scelti 5 tra i quali lui che è stato molto apprezzato dalla giuria. Luca è un cantautore folk popolare locale.

“I miei testi – spiega Luca – prendono ispirazioni da rami diversi: uno è la poesia simbolista ed ermetica, perché credo che in questo società moderna e frenetica è importante lasciare immagini o simboli nella testa di qualcuno, ma è ancora più importante saper celare delle verità sotto storie, chiudendo ermeticamente il concetto nel pezzo e non sempre tutto si può cantare esplicitamente. Scrivo in romano perché scrivo del popolo, voglio scrivere di cose che il popolo pensa ma non dice e lo faccio cercando di portare avanti una sorta di tradizione locale. Il primo contatto con la musica l’ho avuto a 10 anni con una piccola chitarra che mi aveva regalato mia padre; ho iniziato a suonare per locali a 18 anni proponendomi come chitarrista di un gruppo rythm and blues. Dopo 2 anni, spinto da una voglia di raccontarmi e di raccontare come può vedere questo strano mondo un semplice ventenne, mi sono messo a scrivere. Facendo tesoro delle esperienze personali e di quello che vedevo anche nella mia Civitavecchia. Le mie esperienze finora sono stati i palchi dei  locali. Ho sempre suonato per pub, bar, osterie. Amo il contatto diretto con il pubblico e ogni volta è come prendersi per mano e fare un viaggio fra ricordi personali e la gioia. Ho iniziato a scrivere perché avevo voglia di dire la mia in un contesto enorme, volevo urlare a tutti che esisto anche io e volevo urlare a tutti che, per quanto questo mondo sia difficile, incompleto e strano, ognuno di noi dovrebbe prendersi ancora la libertà di sognare, di emozionarsi e di ambire a ciò che più si sogna. Alcuni miei titoli – spiega il giovane cantautore – sono “Supereroe di periferia” e “Nun te c’ho mai mannato”, pezzi che a breve verranno pubblicati sui miei social. Su you tube si può trovare “Supereroe di periferia”: questo è un pezzo che ho registrato in una cantina con nessun musicista professionista. Fu una sperimentazione completa, forse tecnicamente non perfetta, ma sicuramente piena di sentimento. “Supereroe di periferia” è un analisi sociale che mira a individui che nella vita potrebbero essere eroei o paladini, ma che invaghiti dal potere diventano supereroi, ovvero anarchici mascherati che si muovono solo su una base di loro moralità”.


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