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Usi civici, Tidei propone la sua ricetta

Usi civici, Tidei propone la sua ricetta

Il sindaco di Santa Marinella del Pd interviene sull’annosa vicenda fornendo delle opzioni per una soluzione definitiva

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CIVITAVECCHIA – «Sono anni che politici da quattro soldi senza alcuna preparazione giuridica e legislativa utilizzano il grave problema degli usi civici ingannando ignari cittadini allo scopo di raccattare qualche voto ma senza alcuna capacità nel risolvere questo annoso problema». Inizia così una lunga nota stampa firmata dal sindaco di Santa Marinella, Pietro Tidei, invitato permanente della direzione Pd di Civitavecchia. Tidei ricorda la storia giuridica degli usi civici  e che la competenza in materia è «unica ed esclusiva dello Stato» e non della Regione.

Il dem passa poi a stilare una lista delle possibili soluzioni per l’annosa vicenda. «Intanto il Governo nazionale – spiega – potrebbe fare un semplice decreto che con un solo articolo modifichi la Legge 1776-1927, di questo tenore: ‘‘Tutti quei terreni che nel corso degli anni abbiano perduto le loro vocazioni agro – silvo – pastorale sono sgravati dal diritto di uso civico ed i possessori di terreni a qualsiasi titolo, previa esibizione documentale del possesso, diventano automaticamente proprietari di tutti i beni.” questa sarebbe una soluzione possibile a livello legislativo».  Per il dem sarebbe anche possibile unire le due perizie più recenti e trasferire la nuova perimetrazione alla Regione. «Per le aree invece che dalle due perizie unificate rimarrebbero ancora gravate c’è la soluzione fattibile del trasferimento del diritto di uso civico su altre aree di interesse pubblico» e fornisce tre opzioni: Frasca, Torre d’Orlando e parchi cittadini.

In ultimo c’è sempre la conciliazione anche se per Tidei non è auspicabile. «Continuare a dire che non esistono i diritti di uso civico – conclude Tidei – se non c’è una sentenza specifica significa solo prendere in giro le persone».


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