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Ipotesi gas a Tvn: il tavolo del lavoro contesta il progetto

Ipotesi gas a Tvn: il tavolo del lavoro contesta il progetto

Ieri riunione fiume al Pincio. La politica è tornata a sottolineare la mancata concertazione con un territorio che oggi merita rispetto

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CIVITAVECCHIA – Il sindaco Antonio Cozzolino l’ha definita una ‘‘fuga in avanti inaspettata’’. I sindacati presenti hanno storto il naso, avendo già aperto la vertenza legata al comparto elettrico e al taglio del 30% del personale. Il consigliere di opposizione Grasso ha parlato di un’ipotesi insoddisfacente sotto l’aspetto ambientale ed occupazionale. Il collega Scilipoti ha evidenziato le criticità legate anche all’ambito portuale. La proposta di Enel di riconvertire a gas la centrale di Tvn non piace al territorio.

E non piace soprattutto per le modalità attraverso le quali è stata portata avanti. Ieri, nel corso della lunga riunione del tavolo del lavoro convocato al Pincio con oggetto ‘‘Stop al carbone 2025 – prospettive future per il territorio’’ – alla presenza, tra gli altri, anche del sottosegretario del Mise Andrea Cioffi e dell’assessore regionale Claudio Di Berardino – è stata ribadito proprio questo: e cioè che il territorio, dopo aver ospitato per decenni gli impianti Enel, merita oggi rispetto. E non aver concertato questa eventualità non rientra in questo quadro.

Soprattutto se si pensa che, anche dalla slide proiettate dai dirigenti della spa elettrica che hanno partecipato all’incontro, sono praticamente scomparsi gli interventi sulle rinnovabili. È qui invece che, come sottolineato anche negli interventi dei giorni scorsi – a seguito delle dichiarazioni del manager Enel Carlo Tamburi, il quale ha confermato di aver avanzato già richiesta per due turbogas da 500MW – occorre puntare, per far sì che possa svilupparsi un progetto di rinnovabili, ricerca e progettazione.   


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