Ballottaggio Tarquinia, Giulivi: ''I numeri ci danno ragione''. Moscherini: ''Posso vincere''
TARQUINIA – Prime uscite pubbliche per i due candidati sindaco che si contenderanno lo scettro da primo cittadino.
ALESSANDRO GIULIVI. Positivo, guarda avanti, convinto che i cittadini di Tarquinia sapranno capire l’importanza del suo progetto per Tarquinia. Alessandro Giulivi è a maniche rimboccate pronto ad affrontare questi quindici giorni di campagna elettorale. Vuole riportare Matteo Salvini a Tarquinia per consolidare la fiducia che i tarquiniesi gli hanno già dimostrato con il loro voto sia alle Europee sia alle Comunali. Per questo vuole ringraziare la sua squadra, fedele al motto “vince la squadra” e invita i cittadini a tornare alle urne il nove giugno prossimo per esprimere e riconfermare la loro volontà. “Faccio i complimenti alla mia bellissima squadra che con mesi di sacrificio, caparbietà e lavoro ci ha portato a questo importante traguardo”, afferma Giulivi. “Ognuno di noi – spiega il candidato sindaco di Lega Salvini, Noi con Tarquinia e Futura – ha determinato questa prima importante vittoria e se analizziamo i dati di queste elezioni i numeri ci danno ancora più ragione». «I cittadini hanno scelto e premiato la serietà, le professionalità e chi ha messo Tarquinia prima di tutto – aggiunge Giulivi – Grazie Tarquinia”. Alessandro Giulivi chiede la fiducia dei cittadini invitandoli a scegliere con attenzione i progetti per Tarquinia: “Chiedo la fiducia di chi crede nei nostri progetti per Tarquinia”, dice lapidario.
Intanto, anche Betsi Zacchei, di “Noi con Tarquinia”, la più votata in assoluto di questa tornata elettorale, ringrazia i suoi elettori per il risultato che le hanno premesso di raggiungere: “Vorrei ringraziare i tanti cittadini che mi hanno dato fiducia – afferma Betsi Zacchei – inizia per me un percorso totalmente nuovo, una sfida che affronterò con il massimo impegno e con il cuore, per cercare con tutte le mie forze di risvegliare le tante potenzialità sopite della nostra città. Giulivi ha messo in campo una squadra motivata, unita, pulita e capace, che non deluderà le aspettative di quanti credono in un risveglio, in una rinascita di Tarquinia”.
“Il 9 giugno – conclude Betsi Zacchei – avremo una grande opportunità per dare una svolta alla città, con Giulivi sindaco potremo vincere la sfida, ognuno di noi è chiamato a collaborare, nessuno basta da solo. Vince la squadra. Forza Giulivi, forza Tarquinia”.
GIANNI MOSCHERINI. Sul versante opposto, non ha mai smesso di lavorare Gianni Moscherini, in pieno fermento da campagna elettorale. Il candidato sindaco di Fratelli d’Italia, Il Cantiere della nuova politica, Tarquinia Capitale dell’Etruria e Obiettivo Comune ha voluto attendere la prima uscita di Giulivi per dire poi la sua. Gianni Moscherini è subito battagliero:
“Giulivi non dice mai la verità- attacca subito Moscherini – aveva dichiarato che non si sarebbe presentato al ballottaggio e ora ci ha ripensato. Dice che i cittadini hanno già deciso chi deve fare il sindaco, ma non è così. Intanto, se non voleva andare al ballottaggio poteva fare una lettera al commissario. E poi l’ho visto dialogare con Sandro Celli”. “Io – aggiunge Moscherini – al momento non ho ancora incontrato e parlato con nessuno”. “Sono enormemente soddisfatto del risultato – commenta poi Moscherini – e ció mi lascia intendere che posso vincere abbondantemente».
IL NUOVO CONSIGLIO COMUNALE. Intanto le novità sulla composizione del consiglio comunale aprono a probabili scenari. Dai calcoli confermati da più parti, emerge che in caso di vittoria del candidato sindaco Gianni Moscherini, la composizione del consiglio comunale vedrebbe in opposizione l’ingresso del solo Sandro Celli, e non, come ipotizzato all’inizio, anche di Enrico Leoni, che entrerebbe nella sola ipotesi Giulivi. Ciò comporterebbe la ‘‘convenienza’’ per i democrat, di garantire, al di là della coscienza o della mera scelta progettuale per Tarquinia, una precisa opportunità politica che garantirebbe con Giulivi una maggiore rappresentatività al centrosinistra. Circostanza questa che, sulla carta, porterebbe l’ago della bilancia a favore di Giulivi con l’elettorato di Celli motivato a dirottare i propri voti su Giulivi.