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Pascucci: «Indegno non leggere gli atti»

Pascucci: «Indegno non leggere gli atti»

Continuano le zuffe tra sindaco e opposizione al consiglio comunale. Belardinelli, De Angelis e Orsomando: «Bugiardo, dimettiti»  

di TONI MORETTI

CERVETERI – Non accennano a terminare le zuffe tra maggioranza e opposizione, anzi dopo i risultati delle ultime elezioni europee che hanno sancito brutalmente e senza mezzi termini una vittoria che era si nelle previsioni ma non certo di tale portata della destra in generale e della Lega di Salvini in particolare e la disfatta, anche questa non prevista per le dimensioni, da ascrivere proprio a titolo personale poiché era questa la chiave di lettura che si sarebbe dato al risultato, del sindaco Pascucci, sono ormai quotidiane. Da parte dell’opposizione non si perde occasione per chiedere le dimissioni di sindaco e assessori come una esortazione a liberare la città da una amministrazione «bugiarda e incompetente». L’occasione è nata da quanto avvenuto durante il consiglio comunale di mercoledì scorso dove al momento di votare sul rendiconto Pascucci capisce che l’opposizione «non sa come votare perché non ha letto le carte inviate nei termini stabiliti» e parla, con la diplomazia che lo ha sempre contraddistinto nei confronti dell’opposizione, di spettacolo indegno, stigmatizzando la gravità del fatto. Puntuale la nota di Anna Lisa Belardinelli, di Fratelli d’Italia che dice: «Il Sindaco, evidentemente in preda ad una crisi di nervi per l’irrisorio risultato raggiunto sul territorio dal suo partito Italia in Comune alle elezioni europee, per distogliere l’attenzione dalla sua sonora sconfitta, parla di indegno  spettacolo dei consiglieri di opposizione al consiglio comunale sul voto del rendiconto che, a suo dire, non sapevano come votare per non aver letto gli atti. Caro Sindaco smettila di raccontare bugie, tanto ormai non ti crede più nessuno, l’opposizione compatta ha votato contro il rendiconto perché è contro le vostre scelte politiche relative all’utilizzo delle risorse a disposizione dell’Ente, così come ha votato contro il bilancio, e non perché non sapeva come votare. Di spettacolo indegno finora abbiamo visto soltanto il tuo! Dimettiti e permetti a Cerveteri di riacquistare la dignità che merita!»   
Non poteva mancare la reazione  dei consiglieri Aldo De Angelis (Legalità e Trasparenza) e Salvatore Orsomando, (Forza Italia) che più degli altri forse con i loro frequenti esposti, accertamenti, sopralluoghi accessi agli atti e denunce hanno procurato alla sua amministrazione situazioni di stress. «Il rendiconto del bilancio – affermano i due consiglieri – l’opposizione non lo vota a prescindere perché è un atto tecnico riferito alla programmazione della sua sbiadita maggioranza alla quale, naturalmente, l’opposizione non partecipa e nessuno mai la inviterà a partecipare, quindi è scontato il voto contrario. Per quanto riguarda la documentazione a disposizione dal 7 maggio scorso, che questa volta non è stata inviata via email, non può di certo giustificare un lasso di tempo così lungo costellato di una miriade di ratifiche, variazioni al bilancio ed emendamenti della maggioranza stessa che hanno contribuito a stravolgere continuamente la programmazione stessa – e concludono incalzando su alcune risposte che attendono e che il sindaco elude – risponda a tutti i quesiti che gli abbiamo sottoposto in questi giorni, che vanno dal Piano regolatore generale, passando per la Cantina Sociale, dal centro commerciale, fino ad arrivare al famoso lungomare, comprese tutte le autorizzazioni per i lavori del Jova Beach Party e l’eliminazione delle dune marine, senza poi dimenticare che siamo ancora in attesa di alcuni chiarimenti che riguardano l’abuso in via Aviatina e della maggior parte di lavori pubblici che in molti casi sono stati e sono gestiti dalla stessa ditta».

 

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