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''Un milione alla famiglia Odescalchi,  saranno i cittadini a pagare gli errori dei politici''

''Un milione alla famiglia Odescalchi,  saranno i cittadini a pagare gli errori dei politici''

Lo afferma il leader del M5S Francesco Settanni

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S. MARINELLA – Il leader del M5S cittadino Francesco Settanni interviene sul problema caduto come una spada di Damocle sulla testa dell’amministrazione, ossia il rimborso alla famiglia Odescalchi di un milione di euro, che sicuramente creerà un forte scompenso sul bilancio. “Forse a Santa Marinella – dice Settanni – ancora inebriati dall’apoteosi dei risultati delle europee o storditi per la tegola giunta in capo al Comune per il rimborso chiesto dallo Stato di oltre un milione di euro di risarcimento, pochi sanno che grazie all’iniziativa legislativa proposta e portata avanti da Devid Porrello, portavoce del Movimento alla Regione Lazio, ci sarà a carico della nostra Regione uno sgravio di sette milioni di euro l’anno, che potranno essere destinati ad altri scopi riguardanti il nostro territorio. La norma, coinvolge i politici regionali passati presenti e futuri, prevedendo il taglio dei vitalizi per l’adeguamento degli emolumenti dal retributivo al contributivo”. “Qui a Santa Marinella – continua il grillino – sono i debiti milionari a coinvolgere i politici passati, presenti e probabilmente futuri, visto che le scelte sono sempre le stesse. Come noto, il rimborso a cui accennavo, riguarda il giudizio emesso dalla Corte di Giustizia dei Diritti dell’Uomo a favore della famiglia Odescalchi, a causa del mancato perfezionamento di un procedimento di esproprio di terreni, risalente agli anni ‘70 che di fatto ha tolto ai proprietari il diritto al legittimo utilizzo del proprio bene. È peraltro evidente che non si può imputare ai dieci anni di amministrazione Bacheca la latitanza in questa faccenda. Dal 2004 al 2007, era sindaco Pietro Tidei e nella sua maggioranza c’era l’attuale vice sindaco Andrea Bianchi, senza parlare di tutti i protagonisti ventennali della storia amministrativa di S. Marinella, che ci sono in buona parte ancora oggi. E allora di cosa ci dobbiamo meravigliare se noi cittadini, i nostri figli e nipoti, ci ritroveremo quel debito sulle nostre spalle ancora per i prossimi vent’anni?”. “Se anche la mina sembrerebbe essere stata disinnescata nell’immediato in quanto scaricata nella gestione dell’organismo straordinario di liquidazione – conclude Settanni – è come aver nascosto la polvere sotto il tappeto, tale importo infatti si sommerà al debito che il Comune dovrà restituire allo Stato con un apposito mutuo, all’uscita dal dissesto ed ovviamente come sempre saranno i cittadini a dover pagare gli errori dei politici”.


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