''Un gesto d’amore per la nostra città''
di MATTEO CECCACCI
Patrizio Presutti, Ivano Iacomelli, Enrico Luciani, Patrizio Scilipoti e Sandro Fabietti.
Cinque nomi promettenti per tutto il calcio locale che non aspetta altro che una rinascita del Civitavecchia Calcio 1920.
Al momento sta a loro rilanciare un settore attualmente in piena crisi, colpa di personaggi che probabilmente non dovevano avere niente a che fare con lo sport e di passate amministrazioni mai interessate al rilancio di grandi realtà sportive che nonostante militassero nei massimi campionati federali, portando il nome di Civitavecchia in giro per l’Italia non si sono mai trovati un aiuto e un sostegno.
In questo momento però per tutto l’ambiente calcistico cittadino, in particolar modo per il nuovo Civitavecchia Calcio 1920 si apre un nuovo ciclo.
I dirigenti di questa società appena nata, precisamente lunedì 3 giugno grazie allo storico accordo raggiunto dai due artefici Patrizio Presutti e Ivano Iacomelli, d’ora in poi avranno il dovere di far rinascere un club che tra poco meno di un anno compirà 100 anni di storia.
Ieri mattina alle ore 11 presso la sede della Compagnia Portuale Civitavecchia in via della Cooperazione si è riunito tutto lo stato maggiore rosso-nerazzurro per svolgere la prima conferenza stampa della stagione.
Tantissimi gli argomenti affrontati, dalle motivazioni che hanno portato alla fusione agli obiettivi di quest’anno, passando dall’impiantistica, lo stadio Fattori nel dettaglio, al calciomercato che già sta regalando scoop a non finire arrivando al futuro del club da qui ai prossimi anni.
Il primo a prendere parola è stato il presidente onorario Enrico Luciani: «Questa giornata storica arriva dopo una stagione fenomenale della Cpc2005, il coronamento di un lavoro iniziato tanti anni fa da Sergio Presutti che ci ha portato ad arrivare in questa stagione vincenti in Coppa Italia e secondi in campionato. Se le anime vagano ancora dopo aver abbandonato la terra sono certo che quella di Sergio è qui con noi, perché anche questo è stato un suo lavoro. Finalmente un progetto sognato tante volte è realtà, col testimone che da Sergio è passato al figlio Patrizio che, nonostante il dolore, col lavoro incessante di questo periodo ha fatto sì che si realizzasse. È importante per la città questa nuova società, in questo fortino difendiamo il lavoro e la dignità delle persone e da oggi senza secondi fini, senza speculare, vogliamo riportare il calcio al centro dello sport e il Civitavecchia Calcio ai fasti degli anni ottanta, questo vogliamo provare ad ottenere con l’aiuto di chiunque vorrà affiancarci. Tribune piene a incitare la squadra della città, possiamo riuscirci. Sul Fattori attendiamo la chiamata del Comune. Poi cominceremo a ragionare»
Successivamente è intervenuto l’ex numero uno nerazzurro Ivano Iacomelli, oggi general manager: «Oggi siamo di fronte a un semplice passaggio del testimone. Non lo faremo come lo hanno fatto con noi, saremo al fianco della nuova dirigenza per tutto quest’anno e chissà per quanto tempo ancora, e non sulle ceneri come l’abbiamo ricevuta noi. La scelta è stata ponderata, sono tre anni che gestiamo questa situazione con la comunione d’intenti. Questo tempo è stato ben impiegato, non abbiamo perso il patrimonio del Tamagnini, anche se la gestione è ancora in mano all’ex Cpc2005, e che ci eviterà le trasferte continue alla Cavaccia. Da gentiluomini è avvenuto questo passo. Un passaggio di consegne che ci farà girare a testa alta, saremo al fianco della nuova società e non come avvenuta ai nostri tempi. Abbiamo avuto a suo tempo in eredità 63mila euro di vertenze economiche in giudicato, 21mila euro di vertenze in attesa di giudizio, debito verso imprese per 70mila euro, 64mila euro di assegni bancari protestati e altre pendenze con gli atleti per 183mila euro che sommate fanno 399mila euro. A tutto questo a cui va sommato ad un documento in Guardia di Finanza, relativo agli ultimi due o tre presidenti. Un totale di 1 milione e 200mila euro che con il lavoro di legali e commercialisti è stato depennato di 500mila euro. L’abbiamo fatto fino ad ora, ricevendo anche critiche, perchè portavamo avanti il nome della città e saremo da oggi al fianco di questo nuovo splendido progetto per tornare a essere protagonisti sul territorio. Ringrazio la Cpc2005 che ha rinunciato al nome e ai colori sociali per il bene della città. Civitavecchia non è di una sola persona, ma di chiunque ha nel cuore il bene di questa città».
Soddisfatto anche patron Presutti: «È un’unione storica per tutti. I numeri che abbiamo con 200 bambini nella Scuola Calcio e le 4 squadre nel settore giovanile ci daranno grandi soddisfazioni».
Un gesto d’amore per tutta la città che da questo momento può vantare una grande realtà competitiva pronta a far esultare i migliaia di tifosi che attendono con ansia il centenario. Alla fine di tutto brindisi e tanti sorrisi, quelli che al momento servono.