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Vertenza Camassa. Rinviata la firma per la stabilizzazione dei precari

Vertenza Camassa. Rinviata la firma per la stabilizzazione dei precari

Ieri incontro tra le parti nel palazzo del municipio in Piazza Risorgimento. La questione prende la piega sperata. Gubetti: «Presto l’accordo risolutivo»

di TONI MORETTI

CERVETERI – Ieri mattina si è riunito nei locali del comune a Piazza Risorgimento il tavolo di confronto tra comune, sindacati e aziende appaltanti del servizio di raccolta dei rifiuti, una associazione temporanea di imprese tra la Camassa Ambiente e Asv (Azienda servizi vari). 
L’oggetto della discussione era la sorte da riservare al personale che da quando è in piedi l’appalto, resisi conto che c’era stato un errore di valutazione sulla quantità delle braccia necessarie per un corretto svolgimento del servizio ed essendo dovuti ricorrere a delle assunzioni stagionali per sopperire alla mancanza del periodo estivo, non avendo per altro idea a quale doveva essere la reale forza lavoro, facendo vari esperimenti, tutti sulle spalle degli operai costretti a turni e ad orari massacranti, si è ricorso all’utilizzo di personale precario, a volte interinale, con assunzioni a breve e a tempo determinato che hanno prodotto più disservizi che servizi. Al che la Cgil funzione pubblica attraverso i propri rappresentanti Nunzi e Fanelli impongono un tavolo di confronto sul quale tra le altre cose buttano sullo stesso anche la situazione di precarietà di alcuni membri del personale e la loro stabilizzazione. Durante la trattativa che si è svolta in più tappe, molti sono stati i momenti di tensione che hanno sfiorato la rottura tra le parti, momenti spesso risolti dalla mediazione della Amministrazione comunale che non ha mai avuto esitazione nell’assumere un atteggiamento di tutela degli interessi e dei diritti dei lavoratori. 
L’incontro di ieri, che in qualche modo avrebbe dovuto portare alla firma dell’accordo, ha avuto uno stop, come ci spiega l’assessore alle politiche ambientali Elena Gubetti, poiché una delle aziende, la Asv non era rappresentata da un elemento con potere di firma dell’accordo ma dotato di potere interlocutorio. 
Ma gli intenti sono già stabiliti e si arriverà alla firma di un accordo che stabilizzerà tutti i precari anche se questi, prima di essere assunti a tempo indeterminato devono essere licenziati e stare fuori per almeno un mese. Chi e come si garantirà per loro? Da che tipo di garanzia verrà coperto il periodo di un mese durante il quale non bisognerà avere nessun rapporto con l’azienda che dovrà poi riassumere a tempo indeterminato.

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