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Nuova vita alle tartarughe grazie ai volontari Prociv

Nuova vita alle tartarughe grazie ai volontari Prociv

Se ne prendono cura la delegata Baiocchi coadiuvata da Rita Narducci. Si continua a chiedersi se il fatto rientri nelle funzioni emergenziali  

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di TONI MORETTI

CERVETERI – Ha dell’indisponenza l’atteggiamento con il quale la nostra amministrazione comunale glissa sull’utilizzo improprio della Protezione civile incaricata della custodia e della manutenzione, per quanto momentanea possa essere, dei parchi di cui è rientrata in possesso, quello di via Oscar Romero e quello di Cerenova, oggi Marco Vannini, noto come ex Caerelandia. Questo atteggiamento indisponente si contraddistingue con una ondata di propaganda senza ritegno rivolta all’opinione pubblica, mirata a quanto sono bravi i volontari della Protezione civile, a quanto bene il loro responsabile li ha formati e preparati, a quanto sono bravi Assessori e delegati a coinvolgerli in questioni che vanno oltre l’umanitario, sopperendo alle scarse risorse di bilancio e di personale del comune. Non ha capito, questa amministrazione che nessuno ha messo mai in discussione la professionalità e la preparazione dei volontari né l’esperienza e la professionalità di chi li ha formati ma semplicemente che il ruolo che sono stati chiamati a svolgere, tra l’altro risulta insito nell’ordinanza di rilascio prodotta da un dirigente comunale, non è previsto ne possibile tra quelli previsti e leciti per i volontari e ci preme sottolineare volontari, della Protezione civile, organismo chiamato a gestire emergenze derivanti da catastrofi e calamità naturali per la preservazione, in questi casi e solo in questi casi, di beni collettivi e di vite umane. Chiaro? Ci chiediamo: dove si configura l’emergenza ampiamente prevista da atti maturati da anni, del rientrare in possesso di alcune aree verdi che hanno bisogno, cosa normale, di cura e guardiania? Dove si configura la catastrofe naturale, forse nella incapacità di governo di una giunta che pur elargendo e dispensando soldi pubblici in azioni discutibili  che sanno di regalie, non riesce a salvaguardare in bilancio risorse da affidare a personale qualificato, che sia pure temporaneamente, potrebbe svolgere un contribuito e dignitoso lavoro? Quanto è giusto l’utilizzo di volontari non retribuiti? E se  risultasse che fossero oggetto di forme di retribuzione occulte tipo elargizione di buoni pasto o quant’altro funzionale al tempo che loro dedicano, quanto inciderebbe nell’alterazione del mercato del lavoro? Plauso ai volontari, al loro cuore. Plauso alla Baiocchi, e alla Narducci senza la quale probabilmente le tartarughe avrebbero passato un brutto quarto d’ora, infatti la prima delegata alle politiche scolastiche, divulgatrice scientifica ed esperta faunistica, coadiuvata da Rita Narducci, volontaria della Protezione civile, in questi giorni sta provvedendo alla pulizia dei carapaci delle tartarughe d’acqua americane presenti all’interno dell’area verde di via Oscar Romero, meglio conosciuta come Parco Fürstenfeldbruck. Le tartarughe lasciate nel laghetto del parco dal vecchio gestore presentavano i carapaci ricoperti di una patina verdastra e in alcuni casi anche delle micosi sulla pelle da ricondurre prevalentemente alla nutrizione non perfetta e a condizioni igieniche sbagliate. Di concerto tra la delegata e  la Protezione civile, che in questo momento si sta occupando della gestione e della manutenzione del parco, si sta provvedendo al ricambio quotidiano dell’acqua e a fornire alle tartarughe la giusta e corretta alimentazione al fine di garantire loro condizioni igieniche adeguate. Perché questo impegno che è un lavoro deve essere affidato a dei volontari e non può essere oggetto di una pianificata doverosa e dignitosa retribuzione? Per ristrettezze di bilancio? Orbene sarebbe come dire che se dovessero un giorno mancare i soldi della benzina per rifornire le macchine dell’arma dei carabinieri si chiedesse loro volontariamente di lavorare con le loro auto personali. Ma si ha dimensione e consapevolezza dei limiti che comporta l’amministrare la cosa pubblica?


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