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Rottamazione delle cartelle: call center già attivo

Rottamazione delle cartelle: call center già attivo

Il sindaco Tedesco: "La definizione agevolata delle ingiunzioni di pagamento è realtà". Il M5S critica le modalità dopo essere uscito dai banchi al momento del voto 

CIVITAVECCHIA – “Ci è voluto uno sprint amministrativo, ma la rottamazione delle cartelle di competenza comunale è realtà”. È soddisfatto il neo sindaco Ernesto Tedesco perché la cosiddetta “pace fiscale”, cioè il regolamento per la definizione agevolata delle ingiunzioni di pagamento, è stata tra gli atti approvati dalla prima seduta del Consiglio comunale di ieri.
Come illustrato durante i lavori dallo stesso primo cittadino, l’atto riguarda i provvedimenti di ingiunzione di pagamento notificati entro il 31 dicembre 2017. Consentirà quindi ai contribuenti che vogliano mettersi in regola di pagare l’importo dovuto, comprensivo degli interessi, senza le sanzioni applicate nell’atto portato a riscossione coattiva tramite ingiunzione di pagamento.
“La rottamazione delle cartelle comunali era un preciso impegno che si eravamo assunti in campagna elettorale con i cittadini e sono quindi particolarmente soddisfatto dell’esito del Consiglio – ha spiegato Tedesco – ci siamo ritrovati, in meno di venti giorni, a dover varare questo provvedimento che va incontro a quei cittadini che vogliono mettersi in regola: il decreto legge era entrato in vigore lo scorso 1 maggio e quindi avevamo ancora pochissimi giorni a disposizione. Ringrazio quindi gli uffici che hanno preparato il provvedimento e i consiglieri comunali che lo hanno approvato, tra cui alcuni delle minoranze. Sono invece dispiaciuto che il gruppo dei Cinque Stelle (D’Antò, Lucernoni, D’Ambrosio) e il consigliere Tarantino, abbiano abbandonato l’aula perdendo un’occasione importante per svolgere attivamente il ruolo che gli elettori gli hanno assegnato”.
L’atto è stato votato all’unanimità dei presenti, oltre ai consiglieri di maggioranza si sono dichiarati favorevoli Marina De Angelis D’Ossat, Marco Di Gennaro, Vittorio Petrelli, Marco Piendibene, Patrizio Scilipoti. È immediatamente esecutivo: a breve verranno pubblicate sul sito istituzionale le modalità di adesione previste dal regolamento e il modello di istanza.
Per agevolare la compilazione del modulo e informare adeguatamente i cittadini abbiamo istituito un call center dell’Ufficio Tributi: dal lunedì al venerdì, dalle ore 8:30 alle ore 13:00, chiamando al numero telefonico 0766 590 050 riceverete tutte le informazioni necessarie.

E a chiarire il motivo dell’uscita dai banchi è proprio il gruppo del M5S, convinto del fatto che il provvedimento finanziario sarebbero duvuto passare nella commissione consiliare competente, come previsto dallo Statuto, nonostante i chiarimenti avuti in aula dal segretario generale Caterina Cordella che ha sottolineato la bontà della procedura seguita. “Già come precedente amministrazione – hanno spiegato Lucernoni, D’Antò e D’Ambrosio – avevamo iniziato l’iter per questo provvedimento, ma stante il periodo elettorale, non abbiamo potuto per legge portarlo in approvazione. La nuova amministrazione aveva tutto il tempo di convocare un consiglio comunale prima dell’ultimo giorno utile per poter portare il provvedimento correttamente al consiglio successivo, ma il sindaco voleva presentarsi con la giunta pronta e tutto ciò dopo 20 giorni dalla proclamazione, a differenza del M5S che l’ha presentata prima delle elezioni. Quindi è abbastanza evidente che un mero calcolo di convenienza politica – hanno aggiunto – è stato anteposto agli interessi dei cittadini e al buon funzionamento del consiglio”. Avrebbero anche votato a favore, ma per il M5S, come più volte sottolineato in aula “la forma è sostanza”. “Come gruppo consiliare del Movimento Cinque Stelle – hanno concluso – porteremo avanti un’opposizione costruttiva sempre nell’interesse della nostra città, portando le nostre proposte non nella stanza del sindaco ma in consiglio comunale e continueremo a stigmatizzare ogni atteggiamento della nuova amministrazione che si dimostri lesivo del potere di iniziativa dei consiglieri”.

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