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Nasce il comitato contro l'autonomia regionale differenziata

CIVITAVECCHIA – Si è costituito a Civitavecchia il comitato contro l’autonomia regionale differenziata “che maschera la secessione delle Regioni ricche del nord. Numerosi esponenti di partito, sindacati, associazioni, gruppi politici, singoli cittadini – hanno spiegato dal gruppo – hanno dato vita ad un preoccupato dibattito sul futuro dell’integrità e dell’unità dell’Italia se il progetto leghista dell’autonomia delle regioni Veneto, Lombardia, Emilia Romagna venisse approvato.
Il progetto leghista rischia di scardinare e frantumare le strutture materiali e immateriali dello Stato alla base della collettività e dell’identità nazionale. Scuola, sanità, ricerca, infrastrutture, beni culturali, ambiente, previdenza, dicurezza sul lavoro, tutte le fondamentali funzioni dello Stato verranno trasferite a queste tre regioni insieme alle risorse finanziarie, al personale, alle strutture con la conseguente soppressione o ridimensionamento del personale e degli uffici a livello centrale. C’è il rischio concreto che migliaia di persone perderanno il lavoro o dovranno essere ricollocate. Dietro la scusa di una maggiore efficienza e miglioramento dei servizi ai cittadini che risiedono nelle regioni interessate – hanno sottolineato dal comitato – si procede ad un sovvertimento dell’ordinamento statale, mentre il Parlamento è esautorato dalle sue funzioni e i cittadini all’oscuro delle conseguenze materiali sulla loro vita se questo scellerato progetto, questo vero e proprio colpo di stato, dovesse essere attuato. I cittadini che hanno costituito il comitato si prefiggono di mettere in campo una serie di iniziative per informare la popolazione e chiedere conto agli eletti delle varie istituzioni, consigli comunali, consigli regionali, Parlamento delle loro posizioni rispetto a questo progetto di autonomia differenziata, della loro fedeltà all’unità e integrità della Repubblica, quell’unità e indivisibilità ribadita solennemente dalla nostra Costituzione e sulla quale hanno giurato. Il comitato inoltre ha deciso di aderire al coordinamento nazionale composto da migliaia di comitati locali, associazioni, studiosi, costituzionalisti, associazioni professionali. La Repubblica è in pericolo nella sua integrità e unitarietà statuale”. 

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