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Atm senza contanti, lunghe file agli sportelli postali

Atm senza contanti, lunghe file agli sportelli postali

L’odissea degli utenti impossibilitati a prelevare. Scioperano i portavalori della Sipro: gli sportelli del comprensorio messi in ginocchio per carenza di soldi

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CIVITAVECCHIA – I diritti dei lavoratori che si scontrano con quelli degli utenti. Capita sempre, ogni volta che una categoria tira su la testa e chiede giustizia. In un Paese dalla coperta corta, ogni movimento verso una direzione rischia puntualmente di compromettere il precario equilibrio che si vive nell’altra.
E lo sciopero dei portavalori, in atto in questi giorni, ha messo a nudo ancora una volta questa triste realtà. Dopo rilevanti problemi legati alla Sipro, il Mise attiva un’amministrazione straordinaria per insolvenza, nominando un commissario. Un anno e mezzo di gestione, poi si passa a un bando per l’acquisizione del gruppo. Lo vince la Secur Srl che rileva tutto e il Mise dà l’ok. Tutto risolto? Assolutamente no. A quanto pare mancherebbe la capacità finanziaria e nel giro di poco tempo i problemi per le guardie giurate si ripresentano. Mancano le mensilità di giugno e luglio 2019, manca anche la quattordicesima. I metronotte alzano la voce, i sindacati Cgil, Cisl e Uil proclamano lo sciopero. A questo punto i metronotte che portano soldi agli uffici postali del territorio di Civitavecchia incrociano le braccia e inizia l’odissea per tutti. Inizia per gli utenti, impossibilitati a prelevare presso gli Atm, iniziano anche per i dipendenti degli uffici postali, costretti a trasformare gli sportelli in succursali di istituti di credito e a incassare le lamentele della gente. 
La situazione è apparsa subito drammatica a Civitavecchia e nei comuni limitrofi, con gli uffici postali che non ritirano più contanti da mercoledì. 
Un dramma per chi deve garantire servizi rilavanti, come ad esempio il pagamento delle pensioni. 
«Comprendiamo il disagio – ha dichiarato Paolo Le Foche della Fisascat-Cisl di Roma – ma questa situazione è insostenibile. I lavoratori sono esasperati, le istituzioni intervengano al più presto per risolvere la vertenza in atto». 

Da qui l’appello rivolto da Cgil, Cisl e Uil al Mise, affinché si arrivi preso a una convocazione per discutere la delicata questione. 
Dal canto suo Poste Italiane si giustifica: «Ci scusiamo con la clientela, ma tali inconvenienti sono conseguenza di problematiche tecnico-organizzative esterne all’azienda. Si coglie l’occasione – si legge in una nota – per precisare che già dai primi giorni della prossima settimana la situazione tornerà alla completa regolarità e tutti gli Atm Postamat di Civitavecchia garantiranno una puntuale erogazione di denaro contante». Voci di corridoio dicono infatti che da lunedì la situazione potrebbe tornare alla normalità, ma una situazione di questo tipo nei comuni del comprensorio di Civitavecchia non si era mai verificata. Utenti adirati, nervosi e pronti a prendersela con gli operatori degli uffici postali per un disagio che con qualche preventiva comunicazione sarebbe stato sicuramente evitato almeno in parte. Da Ladispoli a Cerveteri, da Santa Marinella a Civitavecchia, i disagi incontrati in questi giorni sono gli stessi: Atm non abilitati all’erogazione di contanti e file allo sportello, ovviamente fino all’esaurimento dei soldi disponibili. Non è escluso che, come accaduto in altre circostanze e per altri clienti, anche Poste Italiane possa optare per una variazione del vettore. Una decisione che però non risolverebbe il problema dei metronotte, che a quel punto sarebbero costretti a rincorrere (oltre agli stipendi e alla quattordicesima) anche il sogno di entrare a far parte a pieno titolo di una nuova società, magari puntuale nei pagamenti.

IL PROBLEMA – Lamentele, rimproveri, imprecazioni. Questo hanno dovuto sopportare in questi giorni (e soprattutto nella giornata di ieri) i dipendenti di Poste Italiane ogni volta che gli utenti non sono riusciti a prelevare dagli Atm per mancanza di contanti.
Un problema serio, che ha inciso pesantemente sulle condizioni di vita della gente, costretta spesso a dover fare la fila allo sportello per riuscire a prelevare soldi in contanti. 
Il copione è sempre lo stesso: tentativo di prelevare all’Atm dell’ufficio postale più vicino, operazione negata, richiesta di aiuto allo sportello e amara scoperta, con tanto di polemica. 
A dire il vero fino a ieri mattina le operazioni all’Atm di Poste Italiane sono andate avanti, poi, finiti i contanti, è iniziata l’odissea. 
Un disagio che ha messo a dura prova tanto gli utenti quanto gli impiegati delle poste, che hanno dedicato una quantità di tempo straordinaria proprio ai servizi di erogazione contanti, solo per fronteggiare l’emergenza. Se a tutto questo si aggiunge anche il fermo per lavori (già da diverso tempo) dell’ufficio postale di Largo Monsignor D’Ardia, il quadro appare drammatico.

 

 


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