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Salvataggio al Marangone: il racconto del bagnino

Salvataggio al Marangone: il racconto del bagnino

Il giovane Patrizio Leoni: "Primo salvataggio del genere. Ho avuto paura, ma conosco questo mare da sempre". Il 18enne è riuscito non senza difficoltà a riportare a riva tre ucraini che avevano sfidato onde alte fino a due metri   

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CIVITAVECCHIA – «Un po’ di paura l’ho avuta, devo ammetterlo, ma alla fine conosco questo mare, ogni suo punto, sono cresciuto qui e questo mi ha aiutato». 
Questa domenica la ricorderà a lungo il giovane Patrizio Leoni, bagnino allo stabilimento Bumba Beach del Marangone, che è riuscito non senza difficoltà a trarre in salvo tre ucraini che hanno rischiato di annegare. Diciotto anni, studente dell’ultimo anno del corso elettrotecnico al Marconi, Patrizio da tre anni è il bagnino dello stabilimento gestito da Valerio Sebastiani. 
«È la prima volta – ha raccontato – che mi succede una cosa del genere. Domenica il mare era piuttosto agitato, sventolava la bandiera rossa proprio per segnalare il pericolo. Eppure un gruppo di ragazzi, nel primo pomeriggio, ha deciso di tuffarsi malgrado queste condizioni. Li abbiamo tenuti da subito sott’occhio. C’erano onde alte fino a due metri e molta corrente». Sono bastati pochi attivi e le cose sono sembrate subito critiche. 
«Ho iniziato a fischiare, dicendo loro di tornare a riva, ma nulla – ha aggiunto Patrizio – ci hanno provato, ma non riuscivano più a rientrare». Un paio di richieste di aiuto da parte dei tre stranieri, qualche “help” gridato con tutta la forza possibile, ed il bagnino ha deciso di intervenire. «Ho preso il rullo che abbiamo in dotazione – ha raccontato – ha indossato tutta l’imbragatura e mi sono tuffato raggiungendoli a circa un centinaio di metri dalla riva. Gli indicavo di tenersi alla corda; una volta messi tutti in sicurezza ci hanno tirato e riportato in salvo». 
Per uno dei tre ucraini si è reso necessario il trasferimento all’ospedale San Paolo. «In tre anni – ha concluso Patrizio – questo è stato il mio primo intervento del genere. Il mare non era dei migliori, non è stato facile, ma in queste occasioni bisogna lasciarsi dietro ogni timore e concludere il salvataggio. E così è stato».
 


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