Riccetti: ''Tante realtà difficili. Servono azioni forti e dialogo con i cittadini''
CIVITAVECCHIA – «Il Comune deve aprire le porte ai propri cittadini per essere in contatto con le realtà del territorio». Ne è convinto l’assessore ai Servizi sociali della Lega Alessandra Riccetti che traccia un primo bilancio a tre mesi dall’insediamento dell’amministrazione guidata dal sindaco Ernesto Tedesco. «Innanzitutto – ha spiegato la salviniana – ho aperto le porte dei Servizi sociali e da me è arrivato un mondo, tante persone in difficoltà. Vorrei lanciare l’allarme occupazione perché è questo il primo problema delle persone che vengono». Un circolo vizioso distruttivo perché famiglie senza lavoro perdono la casa e molti nuclei famigliari si sgretolano sotto il peso delle vicissitudini. «C’è anche il problema della salute – ha sottolineato Riccetti – perché ci sono famiglie che si impoveriscono per curarsi. La politica non può chiudere le porte: deve parlare con le persone». Un Comune dei e per i cittadini, per raccogliere le istanze dei civitavecchiesi in difficoltà per cercare di agevolare le varie situazioni. «Ad esempio – ha detto l’assessore ai Servizi sociali – ci sono persone che si dissanguano per far fare le terapie ai propri figli autistici, che si accollano tutti i costi. Sono venuta a conoscenza – ha proseguito – che nascono bambini con problemi psichiatrici. Tutto questo perché ho ascoltato i cittadini». Occupazione e lavoro, questo l’allarme lanciato da Riccetti, una crisi che a Civitavecchia è diventata sociale. «Il compito di un politico – ha dichiarato la salviniana – è di trovare strumenti e soluzioni. Servono azioni forti. Nella variazione bilancio, ad esempio, ho fatto aumentare i fondi per l’emergenza abitativa». Per uscire da questa crisi secondo Riccetti sarebbero necessari più fondi e autonomia ai Comune. «Ho scoperto – ha concluso – tante realtà difficili. C’è un vuoto politico del passato: ora bisogna rimboccarsi le maniche».