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Torna l’ipotesi discarica a Tragliatella

Torna l’ipotesi discarica a Tragliatella

Fiumicino. Campidoglio e Regione al lavoro per trovare una soluzione all’emergenza rifiuti di Roma


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FIUMICINO – L’emergenza rifiuti a Roma sembra non avere fine. 
L’Amministrazione Raggi deve fare i conti con l’imminente chiusura della discarica di Colleferro, che dal 16 gennaio non accoglierà più le 1.100 tonnellate di rifiuti al giorno provenienti dalla Capitale.
Per evitare un ulteriore aggravarsi della situazione, in Campidoglio, dove nelle scorse ore si è svolto un vertice tra Regione e Comune di Roma, torna l’ipotesi di una discarica a Tragliatella, località a ridosso di Fiumicino e del litorale.
«Faremo la nostra parte, indicheremo il sito per una discarica di servizio, ma la Regione deve indicare una discarica provvisoria al di fuori del territorio di Roma per sopperire alla chiusura anticipata di Colleferro», ha avvertito il Campidoglio, dove si sono riuniti Laura D’Aprile e Flaminia Tosini, dirigenti del settore ambiente di Roma Capitale e Regione Lazio, l’assessore regionale Massimiliano Valeriani e l’amministratore unico di Ama, Stefano Zaghis. Assenti sia la Raggi che Zingaretti.
Dopo le tensioni dei giorni scorsi, con la Regione che aveva minacciato di commissariare Roma Capitale sui rifiuti, quello di ieri è stato un incontro svoltosi in un «clima positivo – si legge in un comunicato congiunto diffuso da Regione e Campidoglio – Siamo al lavoro per la ricerca di una soluzione condivisa, un nuovo incontro potrebbe esserci oggi».
Secondo quanto trapela dal Palazzo Senatorio, la sindaca Raggi sarebbe pronta a rispettare il piano regionale dei rifiuti solo quando questo verrà approvato. 
Nel piano, la cui approvazione è prevista a febbraio, è presente l’indicazione del sub-ambito di Roma Capitale, ovvero che la città deve avere una sua discarica.
E mentre tramonta Falcognana, torna l’ipotesi di Tragliatella. Ma per realizzarla servirebbero due anni di tempo. Il problema, tuttavia, rimane sulla fase di passaggio. Il Comune di Roma spera in una proroga per la discarica di Colleferro, ma la Regione ha già ribadito un secco “no”: dunque, il sito dei Castelli chiuderà il 15 gennaio come previsto. Si era pensato anche a un sito nei pressi di Civitavecchia, ma l’ipotesi pare sia stata scartata.
La Regione ha così indicato come soluzione la realizzazione di centri di stoccaggio provvisori in alcune aree della Capitale, scelta sulla quale però il Campidoglio non è d’accordo.
Per parte sua l’Ama si è dimostrata recettiva alle prescrizioni del documento, avviando con Invitalia la preparazione del bando per mandare i rifiuti all’estero e individuando quattro centri di stoccaggio. 
Oltre a quelli già in funzione di Rocca Cencia e di Ponte Malnome, che non chiuderà il 28 febbraio 2020, per il quale è stata invece chiesta una proroga dell’autorizzazione per tutto l’anno 2021, anche l’area di via dei Romagnoli, a Ostia, dove Ama ha il suo tritovagliatore, e quella di Maccarese, dove ha sede l’unico impianto di compostaggio della municipalizzata.
«L’ipotesi di una discarica a Tragliatella è accanimento: Comune e Regione non possono scaricare sulla periferia l’immondizia di Roma. Ci sono territori che più di altri sono già martoriati, soffrono di criticità ambientali e di viabilità e infierire non è tollerabile», è il commento di Giuseppe Cangemi vice presidente del Consiglio regionale del Lazio, che aggiunge: «Non permetteremo che i cittadini debbano pagare, ancora una volta, l’incapacità della Raggi e subire le conseguenze di politiche inefficaci che hanno costretto la Capitale all’emergenza cronica. Raggi cerchi altrove la sua pattumiera».


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