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Il viaggio verso Marte inizia con un biglietto spaziale

Il viaggio verso Marte inizia con un biglietto spaziale

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C’è stato un tempo in cui gli esploratori partivano per epiche avventure alla scoperta di quei territori misteriosi disegnati in modo incerto sulle mappe: hic sunt leones (qui ci sono i leoni), era l’espressione latina per indicare esattamente le zone del pianeta ancora avvolte dal mistero. Quelle stesse mappe, ormai, sono oggetti da collezione dal momento che ogni centimetro della superficie terrestre è stato scoperto e indagato. Persino i fondali marini sono stati mappati, con le loro irregolarità e le fosse profondissime. La curiosità umana, però, si autoalimenta per sua essenza e in continuazione. Così, una volta portata a termine l’esplorazione della Terra, è arrivato anche il tempo delle grandi tecnologie applicate ai lanci nello spazio. La Luna è stata raggiunta e superata: adesso si pensa a Marte e ad andare ancora più in là. Magari, un giorno, decollando in direzione Giove proprio da una delle basi che potranno essere costruite sul pianeta rosso. La strada è ancora piuttosto lunga, ma gli scienziati lavorano notte e giorno per rendere possibili questi progetti. Per il momento, la sete di curiosità ed esplorazione può essere già placata con un primo piccolo grande passo: la Nasa infatti consente di inviare il proprio nome e cognome, tramite il sito ufficiale, in modo da ‘imbarcare’ chi lo desidera sulla navicella che nell’estate del 2020 sarà lanciata in direzione Marte: l’atterraggio è previsto per il febbraio del 2021. Si tratterà di un’esperienza certamente diversa rispetto a quella di una presenza fisica, ma un giorno quel chip contenente i nominativi di milioni di persone curiose (che resterà per sempre tra le stelle) potrebbe rappresentare un cimelio per le generazioni che metteranno piede lassù. Spedire il proprio nome nello spazio sarà come viaggiare, attraverso una piccola emanazione di sé.

Perché è importante osservare e sognare le stelle

La Nasa ha progetti ambiziosi per il prossimo decennio, ad esempio si parla con sempre maggiore insistenza della realizzazione di una base orbitante attorno alla Luna sulla quale tornare fisicamente con degli equipaggi di astronauti. Fino a un paio di decenni fa tutto questo sarebbe sembrato fantascienza, ma il progresso ha accelerato i tempi: Marte sembra sempre più vicino. Soprattutto perché attraverso le moltissime app dedicate allo spazio, compresa quella ‘official’ della Nasa, è possibile scoprire storie, programmi e intenzioni che diverranno molto presto cronaca quotidiana e reale. Le app per l’esplorazione delle stelle sono infatti tra le più scaricate, assieme a quelle dedicate ai social network e alle migliori piattaforme di gioco digitale. Desiderare le stelle, insomma, non è più una fantasticheria da bambini (anzi, diventare astronauti è ormai un ‘sogno possibile’): il turismo spaziale è infatti ogni giorno più vicino. Sebbene questa pratica sia ancora agli inizi, ci sono già stati diversi episodi di alcuni privati che hanno viaggiato – con scopo di intrattenimento e per piacere personale – a bordo di velivoli spaziali, sborsando molti milioni di dollari. Ma, come dicevamo, siamo agli inizi e questi esempi sono pionieristici. E’ sempre un bene protendersi verso l’ignoto per soddisfare l’innata sete di conoscenza senza la quale, altrimenti, saremmo solo dei pupazzi inanimati.


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