Europei, il portierone Marco Del Lungo c’è: Civitavecchia pronta a tifare
PALLANUOTO Da oggi a domenica 26 gennaio. Azzurri inseriti nel girone D: Francia, Georgia e Grecia. La calottina numero uno: «Una tappa fondamentale: conta soltanto vincere»
MATTEO CECCACCI
Tre Europei nella storia della nazionale italiana di pallanuoto maschile: Monaco 1947, Sheffield 1993 e Vienna 1995.
E il quarto? Potrebbe arrivare tra dodici giorni. Chissà.
Gli azzurri del tecnico Sandro Sandro Campagna, già qualificati alla competizione a cinque cerchi che inizierà il prossimo 24 luglio nel paese del Sol Levante, da oggi fino a domenica 26 gennaio saranno di scena in Ungheria, nel prestigioso complesso acquatico Duna Arena di Budapest, per svolgere la 34^ edizione del campionato europeo di pallanuoto 2020.
E Civitavecchia sarà nuovamente presente, nuovamente protagonista grazie alla presenza del portierone Marco Del Lungo, il 29enne civitavecchiese dallo scorso luglio campione del mondo.
L’azzurro insieme ai suoi compagni avrà un solo obiettivo: vincere il quarto Europeo, e tutto questo sarà possibile: come prima cosa c’è da vincere la sfida d’esordio, che ci sarà questa sera alle 21 contro la Grecia, battuta già in World League per 9-6 ad Atene, per poi cercare giovedì di affondare la Francia e infine sabato pomeriggio la Georgia – travolta un mese fa al PalaGalli di Civitavecchia per 14-3 – nell’ultimo match del girone, valido per scoprire chi sarà la nazionale qualificata ai quarti di finale. Alla fase successiva, infatti, passeranno di diritto soltanto le prime classificate dei quattro gironi, mentre le squadre che si piazzeranno al secondo e al terzo posto si giocheranno l’accesso tramite playoff.
La città di Civitavecchia e tutto il popolo sportivo, dunque, sono pronti a sostenere il loro Marco e di conseguenza tutto il Settebello, che ha l’obiettivo di vincere, come conferma la calottina azzurra numero uno: «Assolutamente! Nonostante siamo già qualificati alle Olimpiadi di Tokyo vogliamo questo Europeo. Conta soltanto vincere».
Avanti tutta Marco, sorprendici un’altra volta.