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Festival di Sanremo, Civitavecchia lascia il segno

Festival di Sanremo, Civitavecchia lascia il segno

Una presenza importante alla 70^ edizione con il violino di Beneduce, gli abiti di Ciambella e la voce di Petronilli. Tutta la città ha fatto il tifo per le eccellenze del territorio


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CIVITAVECCHIA – Una presenza importante quella di Civitavecchia alla 70^ edizione del Festival della canzone italiana di Sanremo. C’erano Maria Letizia Beneduce con il suo violino nell’orchestra, Max Petronilli con la sua voce a Casa Sanremo e Franco Ciambella con le sue creazioni d’alta moda, indossate da Tosca all’Ariston. Un’edizione che ha saputo, nel bene e nel male, far parlare di sé con ben 11milioni e 476mila, in media, spettatori – 60,6% di share – per la serata finale. «Sono molto contenta – ha detto Beneduce – perché, pur essendo alla mia quinta presenza, al Festival in questa edizione c’è stato un forte riconoscimento per il lavoro dell’orchestra che è la spina dorsale dell’evento. Sicuramente è una condizione lavorativa che va vissuta, devi essere pronta sia a livello fisico che mentale. Oltre 150 partiture da interpretare e tutte rigorosamente dal vivo». Una forte presenza di Civitavecchia che ha portato in alto il nome della città. «Il messaggio che voglio lanciare – ha continuato Beneduce – è che fare l’artista oggi è difficile ma non bisogna demordere perché la competenza e la preparazione alla fine pagano e ti danno il palco giusto. In questi giorni – ha concluso – ho ricevuto molti messaggi di affetto e stima da tutta la città e questo mi ha dato una grande forza». E se c’è chi su internet la scambia per Tina Cipollari di Uomini e Donne, fotomontaggio che ha fatto il giro della rete, lei ci ride. «Mi ha fatto sorridere – ha detto Beneduce – con i colleghi abbiamo scherzato molto su questo, anche con Fiorello». Ma sul palco dell’Ariston c’erano anche le creazioni d’alta moda del noto stilista Franco Ciambella che ha vestito Tosca per le sue esibizioni. «Sicuramente – ha dichiarato Ciambella – si corona un percorso lungo più di 20 anni di amicizia e collaborazione. Con le mie creazioni ho cercato di dare forza alla sua esibizione e al suo stesso brano che era molto intimo». Uno stile minimale ma forte ed elegante al tempo stesso. «Sono felice – ha aggiunto – che nasca tutto dalla nostra città ricca di realtà produttive importanti». Ciambella veste Tosca da anni e quello di Sanremo è stato un palco capace di rendere popolare il percorso condiviso dai due artisti. «Questo è stato davvero un bel festival – ha commentato Petronilli, ospite di Casa Sanremo – il mio brano è piaciuto molto e ho ricevuto molti complimenti. Inoltre è stata l’occasione per prendere tanti contatti. Un’edizione molto sentita e ricca, quando ad esempio si sono esibiti i Ricchi e poveri e Zucchero tutto il Palafiori ha cantato insieme: una bella atmosfera. Sono molto felice che abbia vinto Diodato perché lo trovo un ragazzo molto capace sia dal punto di vista della scrittura che da quello dell’esecuzione. Molto bella anche l’esibizione di Tosca a cui ho assistito. Sicuramente un’esperienza bellissima – ha concluso – mi sono nutrito del clima. Molto bravo anche Ghali sul palco di piazza Colombo, dove ogni sera si sono radunate tra le 2 e le 3mila persone».


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