Sfratto Assovoce, i consiglieri Salvatore Orsomando e Aldo De Angelis chiedono lumi all’amministrazione
Riflettori puntati da parte dei due esponenti politici di opposizione anche sull’affidamento dell’immobile di Valcanneto al comitato di zona
CERVETERI – Anche i consiglieri Salvatore Orsomando e Aldo De Angelis si schierano a sostegno di Assovoce e contro lo sfratto comunicato lo scorso 6 febbraio dall’amministrazione comunale. I consiglieri, chiedendo lumi su quanto accaduto, tornano così a puntare i riflettori sull’affidamento di un immobile comunale a Valcanneto. Durante il consiglio comunale del 27 gennaio 2020 il consigliere Orsomando aveva chiesto di poter prendere visione dell’autorizzazione rilasciata al comitato di zona di Valcanneto per l’occupazione dell’immobile. Autorizzazione che «di fatto non è stata mai esibita». Autorizzazione, peraltro, di cui «lo stesso segretario generale, presente nella commissione bilancio, sosteneva di non esserne a conoscenza». Nell’arco della massima assise cittadina, la maggioranza, per “difendere” l’assegnazione dell’immobile al comitato, aveva evidenziato, come questa era «finalizzata alla raccolta, da parte di quest’ultimo, alle richieste di allaccio alla rete del gas da parte dei cittadini di Valcanneto, pertanto l’attività del comitato era stata di aiuto e di ausilio all’attività dell’amministrazione. Attività svolta gratuitamente dall’associazione». Per i due consiglieri comunali, nella vicenda relativa all’affidamento dell’immobile, ci sono diverse «anomalie». «Con quale autorizzazione è stata concessa al comitato di zona – incalzano – la collaborazione con il comune per la raccolta delle domande inerenti gli allacci alla rete del gas?». Ma non solo. Se proprio al comitato di zona è stato concesso temporaneamente l’utilizzo degli immobili comunali, in attesa della pubblicazione di un bando per la loro assegnazione ufficiale, i due consiglieri si chiedono come mai non sia avvenuto lo stesso per l’Assovoce. «Quante sono le associazioni che occupano abusivamente alcuni immobili comunali? E perché per le altre associazioni, ritenute dall’amministrazione probabilmente abusive, non è stato usato lo stesso metodo in attesa di affidamento stabilito da un nuovo bando? Noi non facciamo “figli e figliastri” e allora ci chiediamo anche: come mai l’associazione Assovoce, forse l’unica riconosciuta tanto da avere una convenzione sin dal lontano 2013 con relativa proroga di giunta per una reale e concreta collaborazione, oggi viene sfrattata senza avere la possibilità di una nuova collocazione?». Per la vicenda i consiglieri hanno annunciato una richiesta di accesso agli atti. «Se riscontreremo delle illegittimità, non esiteremo a rivolgerci all’autorità giudiziaria denunciando gli eventuali responsabili».