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Il Ministero dell’Ambiente risponde picche alle osservazioni della Capitaneria

Il Ministero dell’Ambiente risponde picche alle osservazioni della Capitaneria

Una nota in cui si invita all’acquisizione di «concreti elementi» prima di rivolgersi alla Direzione politiche ambientali e indica la Regione per eventuali osservazioni


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CIVITAVECCHIA – «Non si hanno valutazioni da formulare riguardo a quanto paventato dall’Autorità marittima, peraltro in modo generico, che in caso di acquisizione di concreti elementi potrà rivolgersi alla competente Direzione politiche ambientali e ciclo dei rifiuti della Regione Lazio che ha rilasciato il provvedimento autorizzatorio unico regionale all’impianto in oggetto».

Questo quanto si legge in una nota del Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare – direzione generale per il mare e le coste- in merito alle osservazioni della Capitaneria di porto sul progetto di realizzazione di un impianto di allevamento ittico offshore in gabbie galleggianti nello specchio acqueo antistante la Frasca. Un progetto di cui molto si è parlato in questi mesi, al di là dei vari scarica barile e del puntarsi il dito contro di questi ultimi tempi pare ci sia la volontà comune di bloccare questa ipotesi. «Poiché il progetto sembra far emergere alcune criticità ambientali legate all’individuazione del sito , specie in assenza di evidenze scientifiche complente – era riportato in un documento del Reparto Pesca Marittima del corpo delle Capitanerie di porto presso il Ministero – il predetto ufficio marittimo ha richiesto, secondo un approccio precauzionale, di voler esplicitare al meglio gli interessi coinvolti di tutti gli enti locali, al fine di acquisire compitamente eventuali condivisioni sul progetto nel quadro di una corretta pianificazione di tutti gli usi del mare».

Ora la risposta del Ministero dell’Ambiente che, in sostanza, dice di non essere competente in materia e di rivolgersi alla Direzione politiche ambientali e ciclo rifiuti regionale, quella che ha rilasciato l’autorizzazione, in caso di «acquisizione di concreti elementi». Una questione che, si legge nella nota ministeriale, comunque «afferisce a valutazioni ambientali poste in capo alla Regione Lazio». Le osservazioni della Capitaneria di porto avevano permesso al sindaco di Tarquinia Alessandro Giulivi di inviare una nota agli organi competenti con il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali che aveva rimesso tutto in discussione. Ma, nei giorni scorsi, una brutta notizia è arrivata dalla Lista Tedesco. «Neanche la richiesta – hanno spiegato – di riaprire la conferenza dei servizi sull’impianto di pescicoltura, avanzata alla Regione Lazio dal comune di Tarquinia, ha avuto una risposta positiva». Ora l’amministrazione sta lavorando alla bozza di ricorso al Presidente della Repubblica che sarà portata all’attenzione della prossima commissione ambiente, che si riunirà mercoledì. Resta ferma la volontà dell’amministrazione, secondo la Lista Tedesco, di andare avanti per bloccare il progetto di itticoltura alla Frasca.


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