Università Agraria, Petrelli (BG): “A proposito di donazioni”
CIVITAVECCHIA – “Alcune realtà imprenditoriali ma anche altri vari soggetti in città hanno effettuato donazioni, anche molto rilevanti, per dare un contributo alla causa comune in questo delicato momento. L’hanno fatto nel silenzio, senza clamori e senza proclami, con l’unico intento di aiutare le istituzioni in questo momento difficile. L’Università Agraria invece lo fa con la grancassa, con un proclama di autoincensazione. Il grande gesto, l’estremo sacrificio è quello di donare quello che già era della collettività”. E’ la riflessione di Vittorio Petrelli che, pur apprezzando lo sforzo della maggioranza dell’ente agrario , teme che la vera motivazione sia di carattere strumentale.
“Pare di essere di fronte ad una sorta di autoproclamazione ad eroi cittadini, – commenta l’esponente de Il Buon Governo – da parte di personaggi che alla città tanto danno hanno arrecato ed hanno bisogno per questo di una rivalutazione agli occhi di tutti, soprattutto in questo momento di scadenza del mandato. In favore della collettività l’Università Agraria avrebbe dovuto, tra l’altro, da tempo versare anche l’importo di oltre 24000 euro che il nostro Comune ha dovuto devolvere nel 2018 per la liquidazione degli usi civici del Parco della Resistenza, dato che lo stesso perito dell’ente ha riconosciuto l’inesistenza degli stessi vincoli nella ricognizione catastale. Sarebbero sicuramente importi che potrebbero essere in questo momento adeguatamente sfruttati per la lotta che stiamo tutti combattendo e che del resto appartengono collettività”.
Petrelli, nell’auspicio che le circostanze drammatiche che stiamo vivendo a causa dell’emergenza sanitaria in atto possano realmente fa cambiare rotta al Comitato Esecutivo dell’UA, rivolge un ringraziamento in particolare ai Consiglieri di minoranza Pepe, Godani, Borgi e Tiranti che hanno partecipato compatti alla decisione ed anzi si sono dichiarati disponibili, invece, a rinunciare anche ai propri emolumenti, ricordando all’organo direttivo ormai a mandato scaduto indica immediate elezioni, nel rispetto della democrazia e delle disposizioni di legge in materia.